Prima di decidere di fare questo intervento, abbiamo atteso per comprendere e capire quale fossero le
intenzioni che il Commissario Straordinario Dario Cartabellotta avrebbe intrapreso e quale scelte avesse
effettuato per la città.
Visto che, all’atto del suo insediamento il 21 agosto si era proposto con le testuale parole :
Non saranno nove mesi di “passaggio” ma quello commissariale sarà un periodo che avrà un
“p rogramma di lavoro valido da proporre al Consiglio comunale e alla città”
Bellissime parole per iniziare, peccato che ad oggi nessun programma e stato proposto, ma ci accorgiamo
invece che le decisioni prese e quelle in prospettiva vanno in tutt’altra direzione.
Peccato, perché parte del Consiglio Comunale ha dimostrato la propria disponibilità sin dal primo giorno,
approvando misure oggi impopolari, sarebbe stato fin troppo facile far rovesciare il tavolo in una gestione
commissariale addebitando le eventuali colpe ad altri, invece con senso di responsabilità ed essendo
consapevoli che la strada intrapresa, prima del suo insediamento, per un rilancio della città passi per
l’equilibrio economico e finanziario del comune, hanno svolto il proprio ruolo , questo a lei sembra
interessare poco.
Premesso che sosteniamo e pensiamo che determinate scelte debbano essere affidate alla politica e non ai
commissari, ci aspettavamo veramente una collaborazione sulle eventuali scelte, ci siamo illusi.
Siamo preoccupati, che a Licata sia tornato il buio dal punto di vista politico-amministrativo, cosa che
purtroppo conosciamo e non vorremmo pregiudichi o peggio ancora si ripercuota sulla citta e sui cittadini.
Chiediamo al commissario Cartabellotta, ed al Presidente Crocetta, se l’intenzione è quella di traghettare la
città alle prossime elezioni, anche con scelte importanti da parte del Commissario come promesso,
coinvolgendo immancabilmente il Consiglio Comunale , (oggi unico organo di rappresentanza democratico
eletto), o è quello come purtroppo sta accadendo di creare i presupposti per dividere con scelte
politicizzate e fatte in maniera unilaterale e in odore di vecchia politica a beneficio di pochi.
Permetteteci, adesso ancor di più comprendiamo la scelta di far votare i comuni commissariati dal
Presidente Crocetta non a Novembre ma a Maggio 2015.
Ci faccia capire il commissario se la presenza a Licata, ad oggi una volta ogni 11 giorni, ritenga essere
normale per una città di 40.000 abitanti con problemi quotidiani ed altri in scadenza, per provare almeno a
programmare e progettare il futuro.
Se le scelte fossero quelle dell’ordinaria amministrazione potremmo anche capire ma non condividere, ma
se, e cosi sembrano politiche, deve presenziare palazzo di città con quotidianetà’ ricevendo ed dando
risposte a chi queste scelte non li condivide.
Spieghi il commissario a noi ma soprattutto alla città alcune decisioni prese in maniera frettolosa e
perché :
1. gli automezzi nuovi acquistati recentemente e gli operai della squadra del verde, vanto della città
almeno fino a qualche mese fà, vengono mandati al comune di Palma di Montechiaro, forse a
Licata non vi e lavoro a sufficienza, e la citta e stata completamente ripulita,
2. sè come lui stesso ha confermato nella ultima riunione chiesta dai Capigruppo sulla sicurezza della
città, la pianta organica del Comando dei Vigili Urbani è sotto dimensionata ,l’indomani viene
spostato il personale dal Comando dei Vigili al proprio Gabinetto , oltretutto cambiando il profilo
professionale, togliendo risorse umane ad un dipartimento che si era iniziati a ricostruire, non vi
sono dipendenti amministrativi per quel ruolo , ci riserviamo di valutare la legittimità dell’atto,
3. il piano triennale delle assunzioni già redatto dalla amministrazione uscente , e stato rivisto e
rimodulato, a cosa serve e quali sono gli obbiettivi,
4. la stabilizzazione iniziata dei precari passa anche per le categorie B, ma sappiamo che il nostro
comune non ha nessuna di queste categorie nel suo organico, forse è il tentativo di far partecipare
altri enti,
5. le promesse fatte ai trimestralisti della Dedalo , scaricando al Consiglio Comunale l’onere delle
assunzioni, quando sappiamo che è un problema di normativa Regionale, creando tensioni
all’interno del Consiglio Comunale tra i trimestralisti arrabbiati e Consiglieri che in città ci vivono.
Neanche un amministrazione eletta che conosce le problematiche del proprio territorio, in tre mesi
sarebbe stata in grado di effettuare scelte cosi spregiudicate, ci chiediamo chi suggerisce e per quale
obbiettivo finale.
Oggi la città ha bisogno di scelte condivise ed indirizzate a tutti, nella scia iniziata dall’amministrazione
uscente, senza preferenze di sorta o telecomandate per mettere in mostra qualcuno.
A costruire si ci mette tanto tempo, soprattutto in una città come la nostra dove per anni la politica ha
fatto poco o niente, o solo per qualcuno, non vorremmo ritornare a quei tempi, non c e lo possiamo
permettere.
Caro commissario il suo ruolo terminerà a maggio, la nostra paura e i presupposti lo fanno presagire e che
continuando cosi lascerà una citta spaccata, delineata da inutili scelte e contrapposizioni, per noi licatesi e
un film già visto.
Questi Commissario i motivi, sperando che nel frattempo non se ne siano consumati altri, per cui le
chiediamo un passo indietro.
Chiederemo al Presidente del Consiglio di convocare un Consiglio Comunale urgente dove chiederemo la
sfiducia politica al Commissario, visto che quella tecnica-giuridica oggi per legge non è possibile.
Ci rivolgiamo anche alle forze politiche e non che si riconoscono in queste nostre preoccupazioni, e che
hanno a cuore il destino della città, per provare a far cambiare rotta e destinazione a chi oggi prova di
riportarci nel baratro.
Il gruppo consiliare di
FORZA ITALIA