Oggi la gente prova sconforto e incredulità per lo scempio delle istituzioni che una parte della classe politica continua a infliggerci come se nulla fosse accaduto. Gli scandali laziali, siciliani, lombardi e quelli che di sicuro verranno scoperti in futuro ma soprattutto l’arroganza con la quale vengono difesi o giustificati lascia sconcertati.
Non giudico i comportamenti criminosi, su cui vige sempre il principio di diritto della presunzione di innocenza fino a che non si avrà una condanna definitiva ma non posso tollerare l’andazzo superficiale e leggero con il quale taluni hanno pensato di poter gestire il proprio incarico politico e le risorse pubbliche ad esso collegate.
Spese folli e ingiustificate, feste e festini, sprechi ed elargizioni, consulenze fasulle e contratti agli amici degli amici in forte contrasto con il clima di gravissima crisi che ha portato al suicidio poveri padri di famiglia tartassati da tasse e balzelli inflitti per risanare la situazione economica del Paese. Ma stiamo scherzando? Come si può avere rispetto delle Istituzioni quando le istituzioni sono gestite da persone che non meritano rispetto.
Molti dei nostri rappresentanti politici hanno la responsabilità morale e politica di tutti gli eventi di cronaca : contestazioni, scontri in piazza, occupazioni delle aziende che sono state costrette a mettere in cassa integrazione centinaia di lavoratori ecc ecc. Chi sceglie di fare politica non può semplicemente rifugiarsi nella sfera privata o sostenere che le proprie scelte economiche, sociali o relazionali non si riflettono sul proprio agire politico e viceversa.
In un momento di così grande difficoltà per centinaia di migliaia di famiglie nessuno si può sottrarre al dovere della sobrietà e della trasparenza.
Bisogna avere Coerenza e soprattutto umiltà e rispetto per l’intelligenza degli elettori, non si può chiedere il voto se già a priori con se stessi non si è in pace perché consapevoli che le proprie scelte politiche cozzano fortemente con gli ideali di trasparenza, coerenza e onore. Ciò detto non credo che sia utile continuare a proporre ai cittadini l’immagine di una “casta” indistinta in cui tutti sono responsabili allo stesso modo. Se tutti sono responsabili allo stesso modo è facile prevedere che alla fine non ci sarà nessun colpevole.
Se davvero si vuole proporre il cambiamento, bisogna far capire agli elettori quali sono le proposte ma soprattutto bisogna portarle avanti.