polizia-bravoSi era dato irreperibile per tanti anni con molta probabilità per sottrarsi all’esecuzione di alcuni provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria, rifugiandosi in Germania.
Domenica scorsa, A. M., 60 anni, di Canicattì, con alle spalle una condanna per mafia, è stato rintracciato nel corso di un’operazione effettuata dai poliziotti della Questura di Agrigento, in collaborazione con i militari della Guardia di finanza di Chivasso, un piccolo comune in provincia di Torino.
Sono stati i finanzieri a fermare e a sottoporre  a controllo il canicattinese con precedenti penali e di polizia per associazione di tipo mafioso, rapina, furto, violazione di domicilio, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reati inerenti al porto ed alla ricettazioni di armi ed omicidio, a carico del quale è risultato una segnalazione di rintraccio per l’esecuzione di alcuni provvedimenti giudiziari.
Il canicattinese, infatti, deve ancora espiare il periodo residuo un anno, undici mesi e 18 giorni  della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno emessa dal Tribunale di Agrigento,  nel lontano 1988, ed  due anni della misura di sicurezza della libertà vigilata, emessa dal Tribunale della Sorveglianza di Palermo, il 17 gennaio del 2012.
Le Fiamme gialle, dopo averlo fermato, ed accertata l’identità di A. M., coadiuvati dal personale della Divisione di Polizia Anticrimine dell’Ufficio delle misure di prevenzione della Questura di Agrigento, hanno provveduto alla notifica dei due provvedimenti e contestualmente lo hanno sottoposto alla misura di prevenzione della  Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno, intimandogli di presentarsi al Commissariato di Canicattì.