Il Pm del Tribunale di Agrigento Matteo Delpini ha richiesto al Gip Alessandra Vella, l’aggravamento della misura a carico di *R. C* commerciante di Grotte, già gravato della misura cautelare del divieto di avvicinamento, in quella ben più grave del divieto di dimora in provincia di Agrigento. L’accusa per il commerciante Grottese e di *stalking* previsto e punito dall’art 612 bis, in quanto sempre secondo l’accusa il giovane commerciante Grottese si sarebbe invaghito di una ragazza Rumena *C. B*. la quale, prima ha accettato le avances del commerciante, il quale, secondo il suo racconto fatto ai Cc di Grotte, l’ha riempita di denaro e regalie, per poi però iniziare a respingerlo. Il giovane commerciante Grottese, pensando di essere rifiutato a causa della presenza di un altro uomo, sempre secondo le accuse, avrebbe scatenato una vera e propria attività persecutoria che si sarebbe concretizzata in invio di scritti anonimi e fotografie, in danno della Rumena, ma anche inviando, sempre secondo l’accusa, questi scritti anonimi e foto et c etc anche alla moglie del presunto nuovo uomo della ragazza rumena, anche questo commerciante Grottese.
La Ragazza rumena, ha sporto numerose querele, e numerose querele sono state sporte pure dall’altro commerciante fatto oggetto dell’invio di materiale indesiderato e pure querele ha sporto la di lui moglie, tutti a mezzo del patrocinio dell’avv. Cucchiara. In forza della nuova misura applicata dal Gup Vella, al commerciante C. R., deluso nel suo amore non è rimasto altro da fare che abbandonare il piccolo centro e la provincia di Agrigento in favore di una località al di fuori della provincia Agrigentina. Il commerciante C. R. assistito dall’avv. Gianfranco Pilato ha provveduto a presentare ricorso al Tribunale della Liberta di Palermo.