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Un pò di sana satira serve a stemperare i toni e ad addolcire gli animi. A volte dovremmo ridere più spesso di noi stessi perchè prendendoci troppo sul serio, rischiamo di fare ridere gli altri. E allora affidiamo questo tentativo ad alcuni versi in rima. Come si fà in questi casi è giusto mettere la frase che ci mette al sicuro ” fatti e personaggi contenuti nella poesia , sono puramente casuali , non tratti dalla realtà ma  frutto della fantasia dell’autore. Nb si consiglia di leggerla ad alta voce


 

La poesia del candidato

Non lo dico per modestia, ma ci sono abituato
Caro mio debbo parlati; sono adesso candidato.

Che ti dico a cosa serve?  me lo chiede la città
Non capisco proprio niente , son sicur mi voterà.

Sono la persona giusta , che risolverà i problemi
e se penso chi lo ha fatto, sono io Dante Alighieri.

Tutti gli altri son nessuno, se in campo scendo io
appena sentono il mio nome , si ritira pure Dio

Ho le idee abbastanza chiare, cambierò questo paese
basta un poco di michiate, due sussidi e un po’ di chiese

Lo so io che c’è bisogno, stai tranquillo, un posticino
che lo trovo a tua sorella e uno anche a tuo cugino.

Ho un programma che è una bomba, l’ho copiato a Porto rosa
Tolgo solo un po’ di mare e poi è la stessa cosa.

La munnizza, l’acqua, i strati, munnu a statu e munnu è!
Dammi u voti amico mio, ca ta mpilu dra darrè!!

Cesare Sciabarrà