Facciamo che il 29 settembre facciamo il punto della situazione? Non è una data a casaccio, sono i primi 100 giorni di amministrazione. Sarebbe il caso , affinchè ognuno di noi si possa fare un’idea se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, che ci facessero conoscere questi obiettivi.
Perché funziona così: il sindaco con la nuova squadra di governo , una volta insediato dovrebbe estrapolare alcuni punti del programma che ha portato in campagna elettorale utilizzare un elementare algoritmo che prevede tempi e luoghi e stabilire tutti quegli obiettivi che ritiene essere possibile realizzare nei primi 100 giorni ( entro e non oltre). Normalmente questo si fa nei primi dieci giorni dall’insediamento. E’ solo un lavoro di estrapolazione, se si è lavorato prima sul programma. Questa operazione ha multiple finalità.
La prima, è fare conoscere cosa si intende fare per poi capire se ci siete riusciti. La seconda, è dare indicazioni su quella che è la visione di una città diversa da quella lasciata dalla precedente amministrazione. Terzo, fare percepire segnali di discontinuità con metodi e procedure che fin qui si sono utilizzati. Quarto, dare la giusta impressione di organizzazione, di squadra, di team. Quinto , fare capire qual è il proprio concetto di priorità. Insomma cento giorni per fare vedere quello che si vuole fare pensando di essere capaci di farlo. Ecco perché i primi cento giorni. Perché altrimenti è un modo furbo per non sottoporsi al giudizio dei cittadini che non hanno parametri per potere dire ho preso un granchio oppure ho votato la persona giusta….
Perché in cento giorni c’è chi ha fatto il giro del mondo, chi ha messo su una start up, chi ha cambiato vita, chi si è convertito ad un’altra religione e chi ha dimostrato che quello che diceva è stato in grado di mantenerlo.
Cesare Sciabarrà