Un nuovo murales è stato realizzato a De lia, sulla superficie del
“bastione” che si trova lungo la via Ca ltanissetta.
Il murales si chiama “arrivotu” e rappr esenta la ruota di un carretto
siciliano carico di paglia e una giara.
L’opera fa parte del progetto video pit torico “Transumanze” dell’urban
artist Alberto Ruce e della videomaker Carla Costanza.
<<Delia oggi si arr icchisce di una nuova opera d’arte – ha commentato
il sindaco Gianfili ppo Bancheri. “Trans umanze” è un proget to
originale. Rapprese ntare le città e le campagne e quel che resta dope
le migrazioni e le micro migrazioni di persone, il vuoto che queste
lasciano, la perdita delle tradizioni, l’abbandono dei luog hi non solo
è interessante ma anche socialmente uti le e culturalmente
stimolante>>.
​ <<L’idea – spiega Carla Costanza – na sce da un adattamento allo stile
pittorico di Alberto Ruce che dipinge con varie trasparenze, tono su
tono, con immagini evanescenti, per rap presentare un mondo, quello dei
pastori, dei contad ini, di alcuni paesi ni. che con le “mic ro
migrazioni vengono abbandonati, delle tradizioni che stanno
scomparendo>>.
Per l’assessora alla Cultura Piera Alai mo <<la tecnica pitt orica di
Alberto Ruce, con le bombolette spray, è una novità assoluta per
Delia. Ed anche il loro modo di rappres entare le cose, ogge tti
minimali, trasparen ti è interessante e invita a fare delle riflessioni
sul nostro paese e sulle nostre campagn e>>.
Durante Il loro tou r, partito dalla Sic ilia, e che toccherà diversi
luoghi, Carla e Alb erto, cercheranno di fermare il tempo e la vita
rurale di una volta, raccontando una re altà che sta scompar endo.
Lo faranno con i mu ralese “trasparenti” e con un video docu mentario,
con i mezzi e con i linguaggi a loro più congeniali. La loro non vuole
essere però – tengo no a precisare i due artisti – ne una critica ne
una denuncia della realtà che rappresen tano.
Emerge dal racconto dei due autori di “Transumanze” l’attac camento
alla terra, una ter ra <<che viene abban donata, spopolata, impoverita –
dice Alberto – dove si è perso ormai il contatto con gli an imali, con
le cose, con la nat ura>>.
Carla e Alberto sono entusiasti del loro progetto e della loro
esperienza. <<Stiamo vivendo dei momenti emotivamente molto forti –
racconta Carla. Sia mo delle pecorelle che si spostano. Oggi a Delia
domani in un altro luogo. Anche noi sia mo transumanti. Ci fermiamo,
facciamo un disegno, un video e poi ce ne andiamo. Le perso ne dapprima
ci guardano quasi con freddezza, poi in vece ci accolgono con più
calore e si mettono a parlare con noi. Ci adottano quasi. Ecco cosa
succede. Si instaura un rapporto umano d’altri tempi, che solo quì in
questi luoghi, come Delia, si può ancora ritrovare. Forse portiamo un
pò di curiosità, n pò di allegria>>.
​ I due artisti han no annunciato che ri torneranno per proie ttare il
documentario e per organizzare una most ra fotografica del tour in
Sicilia.