“Oggi in IV Commissione con il Direttore Cocina abbiamo affrontato il problema di quei Comuni dell’Agrigentino, tra cui Naro, Ravanusa e Porto Empedocle,  costretti a conferire a 250 km di distanza e ad un costo elevatissimo, piuttosto che, come fino a ieri a Gela, a 80 euro a Tonnellata ed a 25 Km di distanza.

Il governo Musuemci sta smantellando un sistema lercio autorizzando e finanziando per la prima volta, dopo anni impianti pubblici, e per questo chiediamo pazienza ai siciliani.


Ad ogni modo, nonostante i disagi dovuti alla situazione emergenziale legati, nello specifico, alla discarica di Gela in esaurimento,  voglio annunciare una buona notizia per i miei concittadini:  al termine dell’audizione, con il direttore Cocina,  abbiamo concordato che in un paio di giorni,  la situazione tornerà alla normalità grazie all’imminente sblocco degli impianti di  TMB per le discariche di Enna dove Naro, Ravanusa e Porto Empedocle potranno andare a scaricare. Nel frattempo sono in via di autorizzazione nuovi impianti di TMB per  la città di Gela e nella Provincia di Agrigento. Questi nuovi impianti consentiranno una maggiore capacità di abbancamento  e quindi una migliore redistribuzione del conferimento dei rifiuti per diversi Comuni dell’Agrigentino.

Dopo una lunga, articolata e partecipata riunione, abbiamo risolto l’emergenza per i Comuni dell’Agrigentino! ”

On. Giusi Savarino

Presidente IV Commissione legislativa Ars

Un disagio enorme quello dei rifiuti nei comuni agrigentini. Dopo la chiusura della discarica di Gela i comuni stanno affrontando difficoltà serie e la situazione rischia di degenerare in una grave crisi igienico sanitaria. Si alza forte il grido del Comune di Ravanusa. A raccontare il disagio è il presidente della Ravanusa ambiente e risorse, Giovanni Montana: “Abbiamo due mezzi dalle quattro di stamattina in discarica a Trapani in fila – ha chiosato il presidente – e non ci fanno scaricare perché la priorità ce l’hanno i locali e noi siamo in 14 esima posizione insieme ai compattatori di porto empedocle in aperta campagna, senza mangiare e con una bottiglia di acqua e speriamo di scaricare prima di mezzanotte”. I comuni sono entrati nel panico ed ad intervenire è anche il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, che insieme al suo omologo di Naro, onorevole Brandara e al sindaco di porto Empedocle, Ida Carmina, avevano denunciato la scelta della regione di trasferire il conferimento a Trapani. “Molti sindaci dell’agrigentino -dichiara il primo cittadino di Ravanusa – avevano proposto di portare i compattatori a Palermo davanti la sede della regione siciliana. Resistiamo ancora qualche giorno perché vogliamo dare credito – dice Carmelo D’Angelo – alla parola data dall’ingegnere Cocina, direttore del Dipartimento acqua e rifiuti, che dopo la firma del decreto ha promesso che nel giro di pochi giorni ci riporta ad Enna”. “In alternativa – conclude il sindaco – ci troveremo costretti ad una protesta eclatante”.