Il mondo dei vini è molto variegato e comprende tante e diverse categorie, dai vini ordinari ai vini pregiati, vini bio e così via. Per riconoscere un buon vino è importante conoscere le caratteristiche del vino che rendono una bottiglia più pregiata rispetto ad un’altra.

 

Spesso è possibile notare come un’enoteca mostra al pubblico una tipologia di vini completamente differente dalle bottiglie di vino vendute nei supermercati, prodotti e venduti in modo totalmente diverso e contengono delle caratteristiche totalmente differenti.

 

Il vino ha delle caratteristiche fisiche e gustose da analizzare con attenzione e sono la limpidezza, il colore, la viscosità, l’effervescenza, l’odore e la sensazione al palato. Alcune di queste caratteristiche sono difficili da riconoscere per una persona inesperta, mentre altre si basano sul sapore al palato facilmente riconoscibile ed un buon vino è caratterizzato da un sapore unico.

 

La varietà di vino in commercio è molto vasta, esistono vini bianchi e rossi, vini giovani ed invecchiati, vini ordinari e vini pregiati. Ma come si riconosce un vino pregiato? Qual’è la differenza con un vino ordinario?

 

 

Come nasce un vino pregiato e come riconoscerlo

 

Il vino pregiato ha delle origini antiche e viene creato grazie a delle combinazioni ben precise, composte da fattori ambientali e lavorazioni del vino molto particolari.
Ogni azienda che produce un vino pregiato, come i vini Gaja, scelgono il miglior territorio dove produrre ed il miglior vitigno in base al microclima ed in base al terreno.

La selezione del vitigno rappresenta un elemento fondamentale per produrre un vino pregiato, è il punto di partenza che insieme alla sapienza e alla dedizione permette di produrre un capolavoro.

 

La seconda fase più importante per la produzione del vino pregiato è la selezione dei grappoli, in questo caso si effettua manualmente e con molta cura e il trasporto deve avvenire in piccoli contenitori per evitare lo schiacciamento dei grappoli e un prematuro inizio di fermentazione che potrebbe compromettere la qualità del vino.

 

La terza fase riguarda la vinificazione, molto diversa per ogni tipologia di vino ed è la fase che contraddistingue i vini pregiati dai vini ordinari, perché necessita di tempistiche più lunghe.

 

Il vino rosso pregiato viene lasciato a macerare fino a quaranta giorni circa, a differenza di un vino rosso ordinario che viene macerato fino a dieci giorni. Dopo il periodo di attesa il vino viene posto in botti di legno pregiato, che gli permette di acquisire un aroma particolare ed unico e successivamente viene imbottigliato e lasciato riposare. Questo rappresenta un processo molto lungo che può durare anche tre o quattro anni.

 

Le tre fasi di lavoro e di produzione del vino appena descritte incidono fortemente sulla qualità e sul costo dei vini pregiati, caratterizzati da una fascia di costo molto diversificata che può variare in base alla tipologia di lavoro svolto, al marchio di riferimento e al luogo di produzione.

 

Come riconoscere un vino pregiato

 

Riconoscere un buon vino dalla bottiglia o dall’etichetta non è complicato: le bottiglie dei vini pregiati sono caratterizzati da dettagli preziosi che decorano la forma, il costo è sempre elevato rispetto ad un vino ordinario e contiene sempre le denominazioni DOC e DOCG.

 

L’etichetta rappresenta la carta d’identità del vino dove vengono descritti l’annata e i processi di vinificazione, compresi la maturazione e l’affinamento del vino. Dall’etichetta è possibile riconoscere la qualità di ogni fase di lavorazione del vino.

 

Infine, il metodo più infallibile per riconoscere un vino pregiato è gustarlo: attraverso il palato è possibile sentire tutti i diversi elementi che compongono il vino, gli aromi e la bontà che solo un vino pregiato può avere.