Figura autorevole della politica italiana, custode delle pesanti chiavi dell’ Italia dopo la guerra fredda, l’on. Romano Prodi ha trasformato eredità comunista in un partito moderato avendo la consapevolezza che doveva superare gli anni piombo e l’orrore stragista. Gli apparati “rossi” divennero fruttuose opportunità per gli industriali per far eccellere il Made in Italy e da lì il boom economico degli anni ’60, ’70, ’80. Alternandosi con la Democrazia Cristiana dell’on Andeeotti prima e con i governi del cav. Berlusconi poi, ha riformato il lavoro già dal 1978 con VII Legislatura della Repubblica italiana Legge-quadro per l’artigianato (iniziativa Governativa) – C.2581, 6 dicembre 1978 e ha lavorato sulle autonomie – legge di riforma elettorale del Friuli Venezia-Giulia del 1999 – e sulle partecipate sul sistema energetico. Padre Nobile e Costituente dell’Unione Europea ha creduto nel grande sogno di Altiero Spinelli e del Manifesto di Ventotene pur restando un patriota convinto. Suo il disegno di Legge sulla conformità dell’Italia alle norme europee da quale attingo per dimostrare la quasi trasversalità dei firmatari che sono Bonino, D’ Alema, Lanzillotta, Padoa Schioppa e Mastella nel governo Prodi II datata al 2006. Nella sua figura si incardinano il passato e il futuro soprattutto con la crisi pandemica ed il Recovery. Ho voluto lanciare una petizione su Change.org con il titolo On. Romano Prodi Presidente della Repubblica!