A volto coperto brandendo sassi, cinture o aste di bandiera per provare a venire a contatto con la tifoseria avversaria. La procura della Repubblica di Agrigento chiude l’inchiesta e si avvia a mandare a processo i 27 presunti responsabili dei disordini avvenuti, lo scorso 5 marzo, all’esterno dello stadio Saraceno di Ravanusa dove era in programma il derby del campionato di Serie D fra Canicatti’ e Licata.

Quel pomeriggio le due tifoserie provarono a entrare in contatto e le forze dell’ordine riuscirono a evitare il peggio frapponendosi fra le due frange e rimediando lanci di pietre e bottiglie. In tre, nei giorni successivi, furono arrestati. Il pubblico ministero Elenia Manno, conclusa l’attivita’ istruttoria, delegata alle stesse forze di polizia, ha individuato 27 presunti facinorosi ai quali si contestano di essersi travisati senza giustificato motivo usando giubbotti, scaldacollo o mascherine e di avere creato situazioni di pericolo brandendo cinture, sassi (che in una circostanza sarebbero stati lanciati) o aste di bandiere.