“Gli enti locali siciliani hanno bisogno di un forte sostegno da parte della Regione e dello Stato, specialmente quelli che, usciti dal dissesto, rischiano di ricadervi nuovamente perché incapaci di pagare tutti i debiti. Servono interventi straordinari, come l’anticipazione di liquidità, per riportare i comuni con i conti in ordine e garantire servizi essenziali ai cittadini”. Lo dice Matteo Cocchiara, presidente dell’Asael, al termine dell’audizione in commissione Bilancio all’Ars.
“Abbiamo chiesto di essere ascoltati – spiega Cocchiara – non solo per ribadire la richiesta di istituire la Consiglio regionale delle autonomie locali e di investire sulla formazione degli amministratori, ma anche per evidenziare la situazione critica in cui versano molti enti, oltre 140 in Sicilia, che, conclusa la procedura di dissesto con l’approvazione del rendiconto, non riescono a coprire la massa passiva. L’anticipazione consentirebbe di saldare i debiti, risparmiare gli interessi e così pagare le rate di anticipazione di liquidità”.
La delegazione dell’Asael, composta anche da Angelo Scandurra , docente di Economia all’Università di Catania, e da Giuseppe Sapienza, ragioniere generale del comune di Santa Venerina, in provincia di Catania, è stata ascoltata alla presenza dell’assessore Alessandro Dagnino e dei componenti della commissione. Presentati alcuni documenti, fra cui una proposta di intervento normativo della regione Siciliana a favore dei comuni in dissesto che hanno adottato il rendiconto, le modifiche al Tuel per l’utilizzo delle somme vincolate per gli enti locali dissestati e l’anticipazione di tesoreria non rimborsata per enti in dissesto finanziario.
“La politica ha assunto l’impegno di insediare un tavolo tecnico sulle problematiche della condizione finanziaria degli enti locali siciliani – conclude Cocchiara -. Oggi nella nostra regione abbiamo 41 comuni in predissesto e 78 in dissesto, numeri destinati a crescere e sui quali bisogna intervenire prontamente”.