L’On. Rosellina Marchetta, Deputato Segretario dell’Assemblea Regionale Siciliana, esprime un sentito ringraziamento a tutti i Comuni che stanno adottando atti di indirizzo consiliare a sostegno del disegno di legge n. 316 dell’8 marzo 2023, intitolato “Unità di pedagogia scolastica per lo sviluppo della comunità educante e per la promozione del diritto all’educazione e all’istruzione nella Regione Siciliana”. Un disegno di legge che da oltre due anni percorre con determinazione l’iter necessario per approdare in Aula all’ARS.
«Accolgo con grande soddisfazione – dichiara l’On. Marchetta – le numerose segnalazioni che mi giungono da parte di diversi Comuni siciliani, i cui Consigli Comunali, in maniera del tutto spontanea e all’unanimità, hanno approvato atti di indirizzo favorevoli al disegno di legge sull’Unità Pedagogica Scolastica, per la quale mi batto con convinzione da oltre due anni. Il testo è già stato approvato dalla V Commissione Cultura e ha ricevuto apprezzamenti anche dalla II Commissione Bilancio, in occasione dell’audizione dell’Associazione Pedagogisti Educatori Italiani (APEI). Ora è pronto per essere calendarizzato e discusso in Aula».
Tra i Comuni che hanno già formalmente espresso il proprio sostegno, si annoverano:
• Provincia di Agrigento: Licata, Alessandria della Rocca, Sant’Angelo di Muxaro
• Provincia di Messina: Lipari, Casalvecchio Siculo
• Provincia di Palermo: Roccapalumba
• Provincia di Catania: Mazzarrone
…e molti altri che stanno via via aderendo.
«Sono fiduciosa – prosegue l’On. Marchetta – che anche il Presidente Schifani e l’intero Governo regionale possano accogliere con sensibilità e attenzione il messaggio che proviene dal territorio, da tanti sindaci, amministratori locali e cittadini che quotidianamente mi contattano per avere aggiornamenti sull’iter del disegno di legge. Questa proposta normativa, fortemente attesa e largamente condivisa, mira a istituire un’Unità regionale di pedagogia scolastica e a introdurre la figura del pedagogista scolastico, fondamentale per sostenere lo sviluppo della comunità educante e garantire pienamente il diritto all’istruzione.
Con questa legge – conclude – si intende colmare un vuoto che oggi l’attuale sistema scolastico non riesce da solo a superare, intervenendo su un aspetto cruciale della nostra società: il benessere educativo dei nostri ragazzi. Un passo concreto per accompagnarli nella crescita, aiutarli a superare disagi e fragilità, e contrastare quel malessere sociale che troppo spesso riempie le pagine di cronaca».