Mentre l’amministrazione Terrana si diletta in queste sere d’agosto con feste,
spettacoli e danze, i cittadini campobellesi sono alle prese con il pagamento degli F24
della Tari anzi, del caro-Tari.
Ricordiamo che quest’anno l’amministrazione oltre a fare lievitare il costi per le case
residenziali ha aggiunto le case di campagna tra gli immobili soggetti alla Tari. Altro
che abbassamento della tassa promesso in campagna elettorale!!! Le bollette sono
lievitate del 15% rispetto allo scorso anno. Per fare un esempio: un appartamento di
150 mq con annesso garage con 3 occupanti lo scorso anno pagava già il costo
esorbitante di 1.047,00 euro, quest’anno siamo arrivati 1.200,00 euro.
Ma ripercorriamo quali erano le soluzioni del sindaco durante i comizi in campagna
elettorale: andare in house da soli o unirsi all’house del Comune di Ravanusa. Per chi
non sapesse cos’è la società “in house”: trattasi una società privata (con capitale
pubblico) controllata dal comune che di fatto non ha scopo di lucro, a differenza della
società che si aggiudica un bando pubblico e che persegue l’utile d’impresa.
Il passo indietro si è palesato durante il consiglio comunale dell’aprile scorso durante
il quale il sindaco ha sbandierato una sentenza della Corte dei Conti nei confronti del
Comune di Licata che faceva parte della Dedalo, società posta in liquidazione (fallita)
e che stabiliva che per 5 anni dalla messa in liquidazione il Comune di Licata non
poteva gestire in house il servizio integrato di igiene urbana. Sulla base di quella
pronuncia il nostro sindaco asserisce di non potere andare in house prima di ottobre
2026 in quanto anche Campobello faceva parte della Dedalo e che, avendo già
prorogato una volta l’attuale contratto con l’ATI (le società che gestiscono il servizio
integrato di igiene urbana) non può farlo una seconda volta. Continua il nostro
sindaco che non può svincolarsi dalla SRR (consorzio dei comuni della provincia di
Agrigento) la quale deve indire il nuovo bando di gara. TUTTO FALSO!!!
Ci siamo rivolti a dei legali ed esperti in materia e il Comune può:
previa Determina di Giunta con la quale manifesta l’intenzione di andare in
house, prorogare il contratto fino a ottobre 2026; nel frattempo avviare l’iter
per la gestione in house. Bisogna precisare che non sarebbe nemmeno
necessario aspettare i famosi 5 anni in quanto disponendo di una relazione
illustrata con piano economico e piano d’intervento che dimostrino
l’efficientamento e l’economicità della gestione in house del servizio integrato
di igiene urbana (raccolta, trasporto, ecc…) in alternativa al costoso appalto,
non ci sarebbero opposizioni della Corte dei Conti. Tanto è vero che i Comuni
di Ravanusa e Palma di Montechiaro, pur facendo parte della fallita Dedalo,
oggi gestiscono il servizio in house;
slegarsi dalla SRR – senza per questo uscirne – facendo semplicemente
verbalizzare alla prima Assemblea utile, che il Comune di Campobello ha
intenzione di gestire il servizio integrato di igiene urbana tramite la società in
house.
Ribadiamo il concetto che la società in house ci farebbe risparmiare minimo il 20-
30% relativo all’utile che la società vincitrice dell’appalto giustamente persegue e qui
va aggiunto un ulteriore 10% di risparmio sull’IVA che non pagheremmo.
Un dato: l’attuale ATI (ditte che gestiscono il servizio) 8 anni fa ha avuto
l’aggiudicazione del bando a 1.229.897,00 euro, oggi siamo arrivati a 3.210.124,00
euro. Considerando un risparmio del 20% a cui aggiungere il 10% di IVA si potrebbe
arrivare a risparmiare circa 1.000.000,00 di euro.
Un ulteriore risparmio proverrebbe da una riscossione coattiva seria dei crediti (quelli
che non pagano per intenderci) che si aggira intorno ai 700.000,00 euro quindi un
ulteriore 20%. Perché bisogna chiarire una cosa: le somme delle somme non riscosse
sono spalmate sui cittadini paganti; attualmente i paganti sono meno della metà
ovvero il 40% circa, i NON paganti sono il 60%, e più aumenterà il costo della Tari
più aumenterà la platea dei NON paganti e di conseguenza aumenterà il costo per i
paganti, un circolo vizioso che porterà il Comune al dissesto se non si cambia rotta.
La questione Tari va affrontata seriamente su più fronti e ci auguriamo che il sindaco
e l’amministrazione tutta dopo l’estate e le serate danzanti prenda seriamente in mano
la situazione e lavori per il bene di Campobello di Licata.
Noi del Comitato saremo vigili e, in mancanza di una inversione di rotta
dell’amministrazione Terrana, procederemo per vie legali con potenziali conseguenze
anche sul piano personale di tutti i consiglieri che hanno adottato Delibere scellerate e
contrarie all’interesse pubblico della comunità campobellese.
Si rinnova l’invito ai cittadini di aderire al Comitato scrivendo o chiamando i
seguenti contatti:
eurolinea@gmail.com
Salvatore Bella 3357416220