Un miliardo di euro per rimettere in sesto le autostrade siciliane. E’ quanto prevede il piano triennale di adeguamento e di espansione varato dal Consorzio autostrade siciliane (Cas), presentato ieri a Palermo.
Si tratta di fondi provenienti dalle casse del consorzio stesso che serviranno per lavori sulla Messina-Catania, sulla Messina-Palermo e sulla Siracusa-Gela. In attesa delle opere previste nel piano triennale, oggi sono stati aperti tre can-tieri sulla Messina-Palermo e due sulla Messina-Ca-tania, per adeguare la pa-vimentazione. Inoltre sem-pre stamani sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale otto bandi che prevedono, tra le altre co-se, la manutenzione della A18 e della A20 per una somma complessiva di 1,4 milioni di euro ciascuno e anche un progetto da 30 milioni di euro per rendere ottimale la percorribilità della A18 nel tratto tra Siracusa e Rosolini. Lo ha reso noto il presidente del Cas Patrizia Valenti, che ha fatto anche il punto sullo “stato di salute” delle autostrade gestite dal consorzio: “Stiamo cercando di recuperare un gap enorme, che ci è stato lasciato dalle precedenti gestioni. Il piano infatti è fortemente incentrato sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie che si sarebbero dovute fare negli scorsi anni. In particolare – ha spiegato Valenti – si lavorerà sulle pavimentazioni, le barriere, la segnaletica, l’illuminazione delle gallerie e la messa in sicurezza della A18 e della A20. Inoltre verrà costruito un nuovo tratto autostradale della Siracusa-Gela che porterà fino a Modica”.
“Abbiamo chiesto all’assessore regionale ai Lavori pubblici e al governatore Lombardo, il finanziamento di un piano straordinario da 114 milioni di euro per recuperare i ritardi relativi alla manutenzione della A18 e della A20”, ha aggiunto il presidente del Cas, “il dettaglio delle opere è già stato inviato, nel frattempo però abbiamo attivato gli interventi più urgenti con risorse nostre”. Sulla diffida fatta dall’Anas al Consorzio autostrade siciliane, per non aver fatto le dovute manutenzioni nel periodo 2000-2005, Valenti è stata chiara: “La situazione è ancora più grave di quella che dice l’Anas, perché anche nel 2006-2007 non è stata rispettata la percentuale di manutenzione richiesta. Un ritardo che ammonta ad oltre 84 milioni di euro”.
Ma non è tutto. Il presidente del consorzio ha rincarato la dose: “C’è stata una vera e propria inerzia che ha causato danni economici al consorzio, oggetto delle attenzioni della Corte dei Conti. Un esempio è il mancato rinnovo delle concessioni per le aree di servizio, scadute tra il 2002 e il 2004, che ha provocato la perdita delle royalty. Per colmare questa mancanza nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando per procedere al rinnovo”. In merito ai lavori allo svincolo di Boccetta (Messina), su cui sono in corso indagini della Procura, “Aspettiamo la perizia del Consulente tecnico d’ufficio,dopo inizieremo i lavori. Ci rivarremo – ha concluso – sull’impresa che li aveva eseguiti”.
Fonte www.economiasicilia.it