Il PD agrigentino non può continuare con le guerre intestine, è arrivato il momento di mettere un freno alle polemiche ed aprire una nuova stagione politica partendo dalla base per ridare ossigeno al partito ormai in agonia.
Abbiamo deciso di dare la tessera Peppe Arnone nel Circolo di Lampedusa, appunto per mettere fine alle polemiche e chiudere questa vicenda dolorosa il partito.
Spetta a Capodicasa e Adragna  fare i pompieri per trovare e trovare urgentemente l’unità interna del partito che vada da Arnone  allo stesso Capodicasa  Si può stare vicini senza essere identici.  Occorre una discussione larga, ampia, franca e senza paura. «Proviamo ad Agrigento a ricostruire le sezioni di partito. Non i circoli che si riuniscono solo durante le campagne elettorali, per il resto deserti, nel migliore dei casi i militanti si parlano sul web. È la presenza sul territorio che manca, i giovani hanno bisogno di fare qualcosa, lo chiedono: domandano cosa possiamo fare, dove possiamo andare? Non c’è un luogo. La verità è  che Gli elettori non si riconoscono in questo Pd guardano a Di Pietro, poi a Grillo. Oppure si astengono.    È a questo livello che bisogna ricostruire a partire dai nostri principi, i nostri valori: il buon governo, la legge uguale per tutti, la legalità, la difesa del più debole, la Costituzione, la crescita di una comunità solidale». Dobbiamo consentire di far crescere un’altra generazione, non usarla solo come simbolo senza dargli potere. Non bisogna avere paura del nuovo.
Spero che dopo Lampedusa anche ad Agrigento sarà finalmente aperto il tesseramento al partito.