Sono stati 280 gli incidenti gravi con bambini sulle strade nel 2010, con 59 vittime e 360 feriti da zero a 13 anni: tra i piccoli deceduti, 41 erano trasportati, 11 a piedi, sei con la bici e uno su un ciclomotore; il maggior numero di incidenti (185) è avvenuto nell’area urbana. Sono i dati forniti dall’Associazione sostenitori della Polstrada (Asaps) dopo l’incidente di Campobello di Mazara, nel Trapanese, dove sono morti due fratellini di 10 e 12 anni e la loro mamma.
Un incidente considerato dall’Asaps “una strage del sabato sera (orario e alcol)” e che “ripropone due aspetti drammaticamente significativi, l’incidentalità che coinvolge bambini e la guida di mezzi potenti da parte dei giovani conducenti”.
“A questo proposito – commenta il presidente dell’associazione, Giordano Biserni – ricordiamo che il limite di potenza per i giovani nei primi tre anni di patente scatterà dal 9 febbraio e solo per coloro che conseguiranno la licenza di guida da quella data in poi”.
Degli incidenti registrati dall’Asaps, 59 sono avvenuti su statali e provinciali (21,1%) e trenta sulla rete autostradale (10,8%). Per sei episodi non è stato possibile risalire alla tipologia della strada teatro del sinistro. Delle 59 vittime, 41 erano trasportate (204 feriti), in diversi casi senza che fossero rispettate le norme sull’uso del seggiolino o le cinture di sicurezza. Sei i bimbi che hanno perso la vita travolti mentre erano in bici (33 i feriti), 11 i bimbi investiti e uccisi mentre erano a piedi (117 i feriti). Una vittima si trovava su un ciclomotore pur non avendo compiuto i 14 anni (sei i feriti). La fascia d’età che paga il prezzo più alto è quella che va da zero a cinque anni, con 26 morti e 102 feriti.
Segue la fascia da sei a 10 anni, con 19 morti e 139 feriti, infine la fascia 11-13 anni, 14 morti e 63 feriti. In alcuni casi non è stato possibile accertare l’esatta età delle piccole vittime. In otto episodi il conducente investitore è risultato in stato di ebbrezza per alcol o sotto l’effetto di stupefacenti; 26 gli eventi in cui i bimbi sono stati vittime di pirati della strada. Secondo i dati Istat 2009 i bambini vittime di incidenti stradali (in questo caso calcolati però fino all’età di 14 anni) furono 71, di cui 41 maschi e 30 femmine.
“Non rimane che un appello alla saggezza degli adulti – commenta Biserni – in quanto un bambino sulla strada non è mai colpevole, lo ripeteremo all’infinito. In questi casi c’è sempre una negligenza o un comportamento sbagliato di un adulto (alcol, velocità, telefonino, mancato o erroneo utilizzo dei seggiolini). Velocità prudente e particolarmente moderata in prossimità delle scuole, e uso regolare dei seggiolini per bambini, adeguati alla loro età, sono gli elementi fondamentali. Ricordiamo sempre, per convincerci alla prudenza, che quel bambino sulla strada potrebbe essere nostro figlio o nostro nipote”.












