Un tavolo tecnico e un incontro con la deputazione regionale e nazionale agrigentina per ottenere una norma che consenta di stabilizzare i precari. Questi gli argomenti toccati stamani dal Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, nella sala convegni “S. Pellegrino” durante l’incontro con i lavoratori a contratto dell’Ente. Alla riunione hanno partecipato, oltre allo stesso Presidente D’Orsi, anche il Direttore del settore Risorse Umane Aldo Cipolla e l’Assessore Francesco Schembri. Il Presidente D’Orsi ha ripercorso le varie tappe del problema precari nell’Ente, mentre il Dr. Cipolla ha ricordato che rispetto, alle premesse di fine 2009, periodo in cui il problema precari sembrava sul punto di essere risolto, sono subentrate nuove e più restrittive norme, con ulteriori prescrizioni da parte della Corte dei Conti.

“Si tratta di una situazione alla quale può rimediare solo la politica. Per cercare di superare la situazione abbiamo convocato un tavolo tecnico – ha detto D’Orsi – al quale abbiamo invitato ANCI, URPS, Sindacati, Sindaci dei Comuni e anche una rappresentanza degli stessi precari. Illustreremo la nostra proposta, elaborata dai nostri esperti in materie giuridiche e amministrative, che i nostri parlamentari dovranno trasformare in un emendamento, per esempio al cosiddetto decreto “Milleproroghe”, che preveda una deroga alla normativa nazionale sul Patto di Stabilità. Tale deroga consentirebbe, dopo la necessaria proroga della scadenza dei contratti di lavoro, agli Enti virtuosi di poter stabilizzare i precari.”


Il primo incontro del tavolo tecnico è previsto oggi pomeriggio alle ore 17.00 con ANCI, URPS, Sindacati, Sindaci e una rappresentanza dei precari. Il prossimo 26 maggio invece si svolgerà l’incontro con i deputati nazionali e regionali agrigentini. “Il primo e più urgente obiettivo – conclude il Presidente D’Orsi – è il differimento del termine del 31 dicembre 2012 per i contratti dei precari, quindi saranno gli stessi politici a dover dare risposte concrete. Noi in tre anni abbiamo tagliato spese e sprechi, ed è paradossale disporre di un cospicuo avanzo di amministrazione e non poterlo utilizzare per chiudere la questione precari. I nostri conti sono in ordine, il bilancio è sano, e altrettanto sana e senza finalità elettorali è la nostra volontà di dare risposte alle esigenze dei nostri lavoratori”.