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21.11: 4717 su 5308. Crocetta 548.152-30,809%. Musumeci 454.361-25,538%. Cancelleri 320.539-18,016%. Micciché 275.583-15,489%. Marano 106.839-6,005%. Ferro 29.305-1,647%. De Luca 20.404-1,147%. Sturzo 16.722-0,94%.  Di Leo 4.076-0,229%. Pinsone 3.190-0,179%.

21.05: “Chiamerò Crocetta? E chi c’hai a diri?”. Risponde così Musumeci  in chiusura di conferenza stampa. “Il mio rivale è stato scorretto, non lo saluterò”.

20.34: L’arrivo di Fabrizio Ferrandelli, uno dei candidati più votati della lista del Pd a Palermo, e sicuramente eletto deputato regionale, al comitato elettorale di Crocetta è stato accolto da cori da stadio. Con lui sono arrivati molti giovani che a un certo punto lo hanno preso per farlo saltare in aria. L’ex candidato a sindaco di Palermo ha sbattuto il capo contro il soffitto ma senza riportere conseguenze. Si è subito ripreso festeggiato dagli amici che lo hanno a lungo applaudito.

20.31: Cancelleri rilancia il suo cavallo di battaglia: “Ora ci batteremo per il taglio ai costi della politica, la riduzione degil stipendi dei parlamentari regionali a 2500 euro al mese e l’abolizione dei privilegi  e dei vitalizi, per recuperare soldi e per creare un fondo che vada a finanziare la piccola-media impresa che qui in Sicilia sta morendo. Non siamo disposti a fare alleanze, ma siamo pronti a votare le buone idee da qualunque forza provengano e si aspetta la stessa maturità dagli altri partiti”.

20.21: 4483 su 5308. Crocetta 517.589-30,87%. Musumeci 426.549-25,44%. Cancelleri 302.004-18,012%. Micciché 259.950-15,504%. Marano 99.991-5,964%. Ferro 28.137-1,678%. De Luca 19.211-1,146%. Sturzo 16.252-0,969%.  Di Leo 3.999-0,239%. Pinsone 3.001-0,179%.

20.15: Sorrisi a profusione. Ancora si festeggia nella sede del comitato di Crocetta a Palermo: “Finalmente è il nostro turno”.

20.10: Il leader di Grande sud, Miccichè, che finora ha ottenuto il 15,5% delle preferenze e 5 seggi nel Parlamento siciliano, non siederà a sala d’Ercole. E’ il terzo o quarto tra i più votati nella lista provinciale palermitana. A Palermo per Grande Sud saliranno due deputati e i più votati sono Edi Tamajo e Riccardo Savona. Miccichè quindi non potrà condurre le sue battaglie autonomiste seduto nell’Ars.

19.52: Questa la ripartizione dei seggi provincia per provincia:

Cantiere popolare: Agrigento (1), Catania (1), Palermo (2).

Grande Sud: Agrigento (1), Enna (1), Messina (1), Palermo (2).

Popolo della Libertà: Agrigento (1), Catania (4), Messina (2), Palermo (3), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani (1).

Movimento Cinque Stelle: Agrigento (1), Caltanissetta (1), Catania (2), Enna (1), Messina (1), Palermo (4), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani (2).

Movimento politico Crocetta presidente: Catania (1), Messina (1), Palermo (1), Ragusa (1), Siracusa (1).

Nello Musumeci presidente: Catania (1), Messina (1), Palermo (1), Trapani (1).

Mpa: Agrigento (1), Caltanissetta (1), Catania (3), Messina (1), Palermo (2), Siracusa (1), Trapani (1).

Partito democratico: Agrigento (1), Caltanissetta (1), Catania (2), Enna (1), Messina (3), Palermo (3), Siracusa (1), Trapani (1).

Udc: Agrigento (1), Caltanissetta (1), Catania (3), Messina (1), Palermo (2), Ragusa (1), Siracusa (1), Trapani (1).

19.42: 4205 su 5308. Crocetta 481.290-30,968%. Musumeci 392.216-25,236%. Cancelleri 280.058-18,02%. Micciché 241.262-15,524%. Marano 93.170-5,995%. Ferro 26.379-1,697%. De Luca 18.127-1,166%. Sturzo 15.058-0,969%.  Di Leo 3.806-0,245%. Pinsone 2.797-0,18%.

19.22: Il voto in Sicilia ha dimostrato che “l’operazione di dividere il centrodestra è riuscita perfettamente”. Il centrodestra diviso “ha fatto vincere il candidato del partito democratico. In Sicilia abbiamo perso perché abbiamo diviso i moderati”. Questo il parere del segretario del Pdl, Angelino Alfano.

18.58: “Vi do una bella notizia, abbiamo vinto in Sicilia. Cose da pazzi”, annuncia Bersani, scherzando con il pubblico in apertura del suo comizio ad Arezzo. “E’ la prima volta dal dopoguerra che c’è la possibilità di una svolta vera. In Sicilia il primo partito non è quello dei grillini perché quando contiamo il Pd bisogna calcolare anche la lista Crocetta. Noi avevamo due liste”.

18.51: “Abbiamo sconfitto Lombardo”. Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, liquida così il vecchio alleato appoggiato al governo siciliano. “Abbiamo vinto contro tutti, sono orgoglioso”.

18.50: possibile ripartizione dei seggi 14 seggi per Movimento 5 Stelle e Partito democratico; 13 per il Popolo della libertà; 11 per l’Udc; 10 per il Partito dei siciliani-Mpa; 5 seggi ciascuno per Cantiere popolare e Grande Sud; 4 per la lista Crocetta presidente e per la lista Musumeci presidente.“

18.45: 4054 su 5308. Crocetta 461.510-30,964%. Musumeci 376.198-25,24%. Cancelleri 270.910-18,176%. Micciché 229.017-15,365%. Marano 88.867-5,962%. Ferro 25.542-1,714%. De Luca 17.526-1,176%. Sturzo 14.558-0,977%.  Di Leo 3.715-0,249%. Pinsone 2.635-0,177%.

18.20: Un risultato “non sperato, però è arrivato”, adesso “bisogna prenderne atto e guardare avanti in prospettiva, riflettere su quello che è accaduto”. Queste le valutazioni del grande sconfitto Musumeci. “Adesso – aggiunge a Catania, davanti casa prima di partire per la conferenza stampa di Palermo – ci vorrà una breve analisi 24 ore di pausa e subito ricominciare, perché siamo in trincea”.

18.15: Per Miccichè “il dato incontrovertibile di queste elezioni regionali è che alcuni vecchi partiti sono morti e nasce il partito siciliano che può già contare su una base del 20%. Sarà presente all’Ars con un gruppo di almeno 14 deputati e farà sentire la sua voce e il suo peso in ogni decisione del governo. Speravo personalmente in un risultato leggermente migliore ma il dato di Grillo e una difficile campagna elettorale, nella quale non si è parlato di programmi, alla fine ci hanno un pò penalizzato. Facciamo i migliori complimenti a Rosario Crocetta – conclude – e gli auguriamo un buon lavoro”.

17.32: 3401 su 5308. Crocetta 380.678-31,076%. Musumeci 305.371-24,929%. Cancelleri 225.844-18,436%. Micciché 185.643-15,155%. Marano 73.473-5,998%. Ferro 22.394-1,828%. De Luca 13.694-1,118%. Sturzo 12.641-1,032%.  Di Leo 3.107-0,254%. Pinsone 2.141-0,175%.

17.30: “Basta con questa storia di Raffaele Lombardo, mi avete rovinato la campagna elettorale.
Senza questa storia avrei vinto con oltre il 40%”. Così Rosario Crocetta risponde ai cronisti che gli chiedono se all’Assemblea si alleerà con i lombardiani per avere la maggioranza.

17.26: Fabrizio Ferrandelli, ex candidato alla poltrona di sindaco di Palermo, è il più votato nel capoluogo siciliano (543 sezioni su 600) tra gli aspiranti deputati regionali della lista del Pd con 4.706 voti. Dopo di lui il segretario regionale Giuseppe Lupo con 3.564 voti, l’ex parlamentare regionale Davide Faraone (2.739) seguito dall’ex capogruppo all’Ars Antonello Cracolici (2.693).

17.20: 3150 su 5308. Crocetta 345.771-30,886%. Musumeci 278.793-24,903%. Cancelleri 206.675-18,461%. Micciché 166.999-15,185%. Marano 68.928-6,157%. Ferro 19.322-1,726%. De Luca 13.168-1,176%. Sturzo 11.970-1,069%.  Di Leo 2.919-0,261%. Pinsone 1.963-0,175%.

17.16: Cancelleri commenta la vittoria di Crocetta: “Si delinea la vittoria della coalizione più forte – dice -. Ma Crocetta non avrà i numeri per governare da solo e dovrà rivolgersi, guarda caso, proprio a Musumeci, anzi, non è escluso che possa venir fuori un governo a tre Pd-Udc-Pdl, che anticipa la coalizione da qualcuno auspicata per il futuro a livello nazionale”. A chi gli chiede se ci sono stati inciuci, favoriti dal voto disgiunto, Cancelleri risponde: “Io non so se inciucio c’è stato. Certo quella cravatta arancione indossata da Crocetta al dibattito tra i candidati alla presidenza, ben sapendo che era il colore politico di Miccichè, lascia qualche dubbio”. Il voto disgiunto, secondo Cancelleri, avrebbe comunque favorito Crocetta.

17.03: Aria mesta nella sede del comitato elettorale di Giovanna Marano, candidata governatore della Sicilia di Sel, Idv, Fds e Verdi a Palermo, dove oltre all’ex leader della Fiom siciliana, all’esponente di Sel Claudio Fava a seguire l’esito delle consultazioni ci sono alcuni supporter. “Sono serena – dice a caldo Giovanna Marano -, è un voto complesso. Più di un siciliano su due non ha votato e questo lo avevamo detto in tempi non sospetti sottolineando che non avrebbe aiutato a cambiar pagina, mentre il voto di protesta è stato assorbito dal Movimento 5 stelle. Il grande rammarico è non aver presentato una lista unica col Pd. Non abbiamo assicurato una rappresentanza parlamentare a un’Assemblea regionale che ne aveva bisogno. Ma il progetto di Libera Sicilia non finisce qui”

16.54: Arrivo ovviamente trionfale per Rosario Crocetta al comitato di Palermo. L’ex sindaco di Gela, ormai quasi sicuro governatore della Sicilia, è stato accolto dalle ovazioni dei suoi sostenitori al grido di “Presidente, presidente!”. Lui è euforico: “E’ la prima volta che un politico palesemente di sinistra vince in Sicilia con un consenso ampio. Oggi è cambiata la storia della Sicilia. Sono riuscito nel miracolo di mettere insieme movimenti non politici e partiti”.

16.50: Secondo le percentuali ottenute finora dai partiti  la coalizione vincente – qualunque essa sia – non otterrà la maggioranza dei deputati all’Ars (46 su 90). Le liste che hanno superato lo sbarramento del 5% sono 9 su 20: Per la coalizione di Rosario Crocetta, al Pd andrebbero 14 seggi, 12 all’Udc, 5 alla lista Crocetta presidente, per un totale di 31 seggi. In caso di vittoria, Crocetta farebbe parte dell’Ars e potrebbe contare sugli 8 nomi del listino, raggiungendo così 40 deputati a sala d’Ercole. Nella coalizione di Musumeci il Pdl otterrebbe 14 parlamentari, il Pid 4 e la lista Musumeci 4, per un totale di 22, oltre allo stesso Musumeci che se arrivasse secondo (come pare ormai probabile) avrebbe diritto al seggio . I partiti della coalizione di Gianfranco Miccichè avrebbero 13 deputati (3 di Grande Sud e 10 del Pds – ex Mpa – di Raffaele Lombardo). Infine, il Movimento 5 Stelle si attesterebbe a 14 deputati. Tra i partiti che resterebbero fuori dall’Ars, anche Fli (apparentato con Miccichè); Idv, Federazione della sinistra e Sel che sostengono Giovanna Marano.

16.42: 2869 su 5308. Crocetta 313.904-30,883%. Musumeci 252.618-24,854%. Cancelleri 186.878-18,386%. Micciché 155.228-15,272%. Marano 63.076-6,206%. Ferro 17.880-1,759%. De Luca 11.567-1,138%. Sturzo 10.951-1,077%.  Di Leo 2.550-0,251%. Pinsone 1.775-0,175%.

16.11: Se il risultato sarà quello che si sta delineando fin qui “per noi si tratta di risultati storici”, ha commentato il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani a margine di una manifestazione a Prato. “Dal dopoguerra a oggi non siamo mai stati realmente competitivi, ora dimostriamo che si può essere anche vincenti”. Secondo il segretario “tocca a Crocetta, e a chi lo ha sostenuto, in particolare al Pd, interpretare con forza l’esigenza di cambiamento che è venuta dall’elettorato siciliano”.

16.00: “Il mio ruolo è quello di garante, di essere a garanzia di controllare, vedere chi entra, dobbiamo avere soglie di attenzione molto alte”, dice Beppe Grillo annunciando quello che sarà il programma per le elezioni politiche. “Chi entrerà in Parlamento si toglierà questo nomignolo ormai deleterio di onorevole: macché onorevole! Niente onorevole, sarà Cittadino del MoVimento 5 Stelle, il leader sarà il MoVimento, il leader vero”.

15.58: Crocetta aumenta il vantaggio dopo lo spoglio di 2.290 sezioni: ora ha il 30,7% contro il 24,8 di Musumeci. Per Cancelleri il 18,8%, Miccichè scende al 14,9%.

15.51: Superate le 2.000 sezioni: su 2.021 c’è sempre Crocetta saldamente in testa col 30,4%, Musumeci è al 25%. Continua a salire Cancelleri, che raggiunge il 18,7%, al quarto posto Miccichè (15,3%).

15.25: Cancelleri: “L’exit poll che ci dava vincenti non era significativo. Ma il nostro è un risultato straordinario: siamo la prima forza politica della Regione siciliana. E come una zitella acida all’Ars non ci accoppieremo con nessuno”.

15.10: Le sezioni scrutinate sono 1.793: Crocetta scende lievemente (30,8%), Musumeci stabile (25,1%). Cancelleri oltrepassa di nuovo il 18%, Miccichè è quarto (15,5%).

15.03: “Si profila una straordinaria vittoria di Crocetta e dell’alleanza che da aprile governerà l’Italia”. E’ il commento di Riccardo Nencini, segretario nazionale Psi, ai primi risultati degli scrutini alle elezioni regionali siciliane. “Un nuovo inizio – prosegue Nencini – che renderà la Sicilia più europea e la farà diventare una delle capitali del Mediterraneo. Merito di Rosario e della coalizione che lo ha sostenuto. I socialisti tornano all’assemblea regionale siciliana”.

15.00: “Ora comincia il lavoro e il bello di un’avventura regionale che inseguiamo dal 2008. L’onda di Beppe Grillo ha invaso la Sicilia e ha dimostrato che è possibile qualunque impresa. Sappiamo che ci tireranno per la giacca per avere il nostro appoggio, ma siamo come ‘zitelle acide’ e non daremo retta a nessuno”. Lo ha detto il candidato presidente della Regione del M5S Giancarlo Cancelleri, commentando l’exploit dei grillini nel voto siciliano e confermando l’impraticabilità di alleanze organiche all’Ars. Piuttosto ci si misurerà via via sulla bontà delle proposte “Da oggi è tutto diverso in Sicilia. Entra all’Ars un gruppo di cittadini – ha aggiunto – che renderà tutto trasparente e porterà fuori quanto veniva tenuto nascosto ai cittadini. Faremo all’esterno delle commissioni parallele per elbaorare provvedimenti utili alla regione”. Entriamo all’Assemblea Regionale dalla porta principale. Purtroppo le decisioni che prenderemo non saranno condivise dal resto della maggioranza”. “Abbiamo fatto una campagna elettorale low cost spendendo appena 25 mila euro”, ha affermato Cancelleri.

14.50: Minime le variazioni dopo 1.646 le sezioni: Crocetta 31,1%, Musumeci 25,2%, Cancelleri 17,8%, Miccichè 15,4%.

14.30: Distanze invariate dopo lo scrutinio di 1.576 sezioni. Per Crocetta il 31,2% dei voti, Musumeci segue con il 25,1%. Risale leggermente Cancelleri che torna al 18%, Miccichè fermo al 15,3%.

13.00: Invariato il distacco Crocetta-Musumeci su 716 sezioni: sempre +6% per l’ex sindaco di Gela. Cancelleri (16,6%) sorpassa Miccichè (15,8%).

12.42: su 499 sezioni Crocetta è avanti col 31,5%, Musumeci ha il 26%. Miccichè (16,6%) precede Cancelleri (15,6%)

12.23: Su 385 sezioni comanda ancora Crocetta con il 32,7%. Aumenta leggermente il vantaggio su Musumeci (26,6). Per il terzo posto è testa a testa tra Miccichè (16,8%) e Cancelleri 15,5%).

12.15: A mezzogiorno Rosario Crocetta è in vantaggio, allunga e se mantiene questo passo sarà presidente della Regione. Lo spoglio ridimensiona, ma poco, Cancelleri, che sta al 15% circa. Musumeci spera in un recupero trainato dalla provincia di Catania e dal dato di Palermo che lo vede ancora ben posizionato.

12.14: Enna, 45 su 226. Crocetta 3298. Musumeci 2285. Cancelleri 2017. Miccichè 2010. Marano 415. Ferro 236. Sturzo 137. De Luca 48. Pinsone 32. Di Leo 23.

12.12: Miccichè, leader di Grande Sud, ha commentato questi primi dati affermando che “la Sicilia sta cambiando: forse stiamo assistendo alla fine dei vecchi partiti”.

11.40: Nello Musumeci in testa a Palermo quando è stato completato lo spoglio su circa il 5% delle sezioni (32 sezioni su 600): il candidato di Pdl, La Destra, Cantiere popolare e Adc è poco sotto il 25% (24,78%). Rosario Crocetta e al 23%; Gianfranco Miccichè al 20%. Poco sotto Giancarlo Cancelleri del M5S, con il 19,25%. Giovanna Marano, di Sel Idv, al 9%.

11.27: Cancelleri, candidato del Movimento 5 stelle, sembra sereno: “Ho dormito come un bambino. Certo, quando ho sentito parlare del nostro exploit mi sono detto: ma sta succedendo davvero? Però ci siamo candidati per questo, quindi siamo pronti per assumerci le nostre responsabilità. Di sicuro la prima cosa da fare è comunicare ai cittadini la reale situazione economica della Regione siciliana”.

11.25: “Da quanto emerge dai primi seggi scrutinati siamo in testa in diverse province: Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e soprattutto Messina”, dice Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione Siciliana di Pd e Udc. “Non abbiamo ancora i dati sulle province maggiori. Ci risulta un boom del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ma non nelle dimensioni di cui parlano gli exit poll di ieri su Palermo”, continua Crocetta.

“A Messina e in tutta la provincia siamo nettamente avanti. Bisogna capire cosa succede a Palermo tra città e provincia, così come a Catania. Si tratta di un testa a testa tra me e il candidato di Beppe Grillo Cancelleri, ma nelle province più piccole sono saldamente avanti”. Infine, conclude il candidato del centrosinistra, “si conferma il pessimo risultato di Musumeci e del Popolo della libertà. Comunque aspettiamo i dati definitivi. Sono solo risultati parziali e pressoché sensazioni”.

11.05: Arrivano i primi dati: su 39 sezioni in testa c’è Crocetta col 32,3%, seguito da Musumeci con il 25,9. Al terzo posto Cancelleri col 16,4%, seguito da Miccichè col 15,5%. Molto staccata Marano (6%). Gli altri hanno percentuali minime. I dati si riferiscono a sezioni di Palermo, Catania, Agrigento, Caltanissetta e Messina.

10.59: “A Messina siamo avanti a Musumeci, a Caltanissetta stiamo vincendo alla grande, buoni i risultati che arrivano da Palermo mentre a Catania siamo testa a testa proprio con Musumeci”. Commenta così i primi dati Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza della Sicilia con il “Movimento 5 Stelle” di Beppe Grillo.

10.49: A Ragusa. Ultimato lo scrutinio di 16 sezioni su 111 totali. In testa Crocetta con 2656 voti, Cancelleri 2258, Musumeci 1131, Micciché 191. Seguono gli altri.

10.48: Questi i dati definitivi di 4 sezioni di Agrigento: Crocetta 392, Cancelleri 303, Musumeci 308, Micciché 140.

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Cala il sipario sulle elezioni in Sicilia. Dopo lo scrutinio, la scena si sposterà a Palazzo dei Normanni che ospiterà – nel più antico parlamento d’Europa – i rappresentanti che verranno eletti: un nuovo presidente della Regione e 89 deputati. Alle ore 22, alla chiusura delle urne, nei 390 comuni siciliani nei quali si è votato, l’affluenza è stata molto bassa, ovvero del 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori. Nel 2008, a fine consultazioni, si recò alle urne il 66,68% degli elettori, ma si votò per due giorni, e anche per Camera e Senato. In precedenza, nel 2006, quando le urne, come adesso, rimasero aperte solo di domenica, votò il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%. Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (Catania) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (Caltanissetta) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.

L’elezione è a turno unico e quindi non è previsto alcun ballottaggio. Sarà eletto presidente della Regione il candidato che totalizzerà il maggior numero di preferenze. La legge di riforma costituzionale, che prevede l’abbassamento a 70 deputati, è in attesa della ‘seconda letturà alla Camera.  A sala d’Ercole entreranno 80 deputati selezionati nelle liste provinciali, oltre al presidente della Regione, al candidato governatore arrivato secondo e agli 8 nomi presenti nel listino del vincitore. Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza della Regione, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate, tra cui 32 inquisiti con diversi guai
giudiziari. Secondo i sondaggi la sfida per la vittoria sarà fra tre competitor: Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi), Nello Musumeci (Pdl, Pid e Ld) e Gianfranco Miccichè (Fli, Pds-Mpa, Gs e Mps). Occhi puntati anche al risultato del Movimento 5 stelle che candida Giancarlo Cancelleri, sostenuto da Beppe Grillo che per diciotto giorni è stato in giro per la Sicilia riempiendo le piazze di migliaia di persone.

Per la sinistra, in campo c’è Giovanna Marano, sostenuta da Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi, mentre Giacomo Di Leo è appoggiato dal partito comunista dei lavoratori. Gaspare Sturzo corre per la lista Italiani liberi e forti, Mariano Ferro per i ‘Forconì, Cateno De Luca per la lista Rivoluzione Siciliana e Lucia Pinsone con Volontari per l’Italia. Tutti hanno detto di essere sereni in attesa dei risultati. Eppure chiunque vincerà le elezioni probabilmente non avrà la maggioranza in Assemblea. Il prossimo esecutivo dovrà trovare in aula lo schieramento che lo sosterrà. Il voto anticipato provocato dalle dimissioni del governatore Raffaele Lombardo, imputato per concorso esterno ad associazione mafiosa – la prima udienza del processo con rito abbreviato davanti al gup di Catania comincerà dopopodomani – costituisce il giro di boa sulla scorsa legislatura durata quattro anni, trascorsi in una clima di perenne scontro politico, con partiti di maggioranza (Pdl e Pid) passati all’opposizione e partiti di minoranza (Pd) transitati in appoggio all’esecutivo.

Ecco il primo exit poll commissionato e diffuso dal sito Palermo Report:
Giancarlo Cancelleri sarebbe al 27,46 %, seguito da Nello Musumeci al 23,35% , Rosario Crocetta al 21,40%, Gianfranco Miccichè al 14,24%


Da PalermoReport.it: “Mai come in queste elezioni è difficile poter fare delle previsioni sul voto degli elettori, in particolar modo per il meccanismo elettorale, voto disgiunto non confermativo, che subisce in pieno l’effetto trascinamento dei candidati al parlamento su quelli alla presidenza.”

PalermoReport.it, come già fatto per le scorse amministrative con un ottimo risultato, non si sottrae a effettuare i propri exit poll, sul dato di Palermo che rappresenta poco meno di un terzo del totale dei votanti. Ecco dunque le prime previsioni di voto espresso , rilevate per tutta la giornata di oggi dai nostri 5 rilevatori, nei pressi dei 600 seggi cittadini. Sono state più di 1200 le dichiarazioni di voto raccolte”