Il “Calendario vaccinale per la vita” della Regione Siciliana, strumento fondamentale per la salute pubblica, è oggi il più completo non solo tra le regioni italiane, ma anche in Europa. Ad un impegno non comune della Regione, non corrisponde tuttavia il risultato previsto. Nessuna delle 9 Asp ha raggiunto infatti, nel 2012, l’obiettivo prefissato, a partire dalla vaccinazione antinfluenzale. E l’iniziativa presenta luci normative e ombre esecutive. Il “Calendario regionale per la vita”, rispetto al precedente, presenta delle aggiunte di grande valenza sanitaria ed etica. Notevole interesse riveste l’introduzione dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-rotavirus a tutti i neonati, la causa più frequente di ricovero ospedaliero nei bambini per vomito e diarrea, con un’incidenza massima tra i 6-24 mesi. Il rotavirus contagia il 95% dei bambini prima dei 3-5 anni e, si calcola, sia responsabile del 5% di tutti i decessi sotto i 5 anni e del 40% di tutte le morti infantili dovute a diarrea e vomito. In Sicilia, a causa del rotavirus, si stimano circa 1.700 ospedalizzazioni ogni anno. Con una vaccinazione a regime se ne eviterebbero almeno 1.500. Con la vaccinazione, al quinto anno, le casse della sanità siciliana avrebbero risparmiato più di 3 milioni di euro. Purtroppo, questa vaccinazione si colloca tra le “ombre”. “Con l’offerta gratuita per la vaccinazione contro il rotavirus siamo partiti metà del 2012, ma quasi un anno dopo ci sono delle aziende sanitarie che non hanno ancora comprato il vaccino”, osserva Mario Palermo, responsabile del Servizio 1 del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana. L’Asp di Agrigento, a fine 2012, aveva praticato solo 8 vaccinazioni anti-rotavirus, nessuna quella di Caltanissetta. La più virtuosa è Catania con 1.652 vaccinazioni, seguita da Siracusa con 760 e Trapani con 386. Le Asp di Enna, Messina, Palermo e Ragusa, invece, non hanno nemmeno acquistato il vaccino. Una valutazione negativa per i direttori generali. Tra le altre novità del “Calendario vaccinale per la vita”, l’offerta attiva del vaccino anti-pneumococcico coniugato 13 valente, tutto l’anno, ai soggetti che nel 2013 compiono 65 anni e, dopo otto settimane dalla vaccinazione, il completamento con una dose di anti-pneumococco 23 valente. Inoltre, la stessa vaccinazione viene offerta ai soggetti di età pari o superiore ai 50 anni se portatori di patologie, come, per citarne alcune, malattie polmonari croniche, diabete mellito, cirrosi epatica, insufficienza renale cronica. Va detto, che il pneumococco è responsabile della maggior parte delle infezioni polmonari. Una novità è anche l’offerta di una quinta dose del vaccino anti-polio negli adolescenti. In merito al Papilloma virus umano (HPV), responsabile dell’insorgenza del cancro del collo dell’utero (si riscontra nel 99,7% dei casi) e, anche se in misura minore, di tumori della vagina, dell’ano, della bocca e del laringe, la Regione offre alle adolescenti, al compimento dell’11 anno di vita, gratuitamente la vaccinazione anti-papillomavirus. Con il nuovo calendario vaccinale, l’offerta anti-HPV viene estesa alla popolazione femminile fino a 45 anni, non in modo gratuito, ma al prezzo di costo delle Asp, addizionato di 9 euro per singola somministrazione. Inoltre, considerato che l’HPV colpisce anche gli uomini, la Sicilia offre l’anti-HPV ai maschi, a partire dagli 11 anni e fino ai 26, in co-payment. Purtroppo, ancora oggi, l’aderenza è molto bassa. Altro punto importante è l’introduzione in co-payment del vaccino anti-meningococcico tetravalente coniugato (anti-meningite) contenente quattro ceppi (A,C,W135,Y). Attualmente, l’offerta gratuita riguarda il vaccino monovalente anti-meningococco contenente il solo ceppo C, il più diffuso. Ultima novità riguarda l’estensione del calendario vaccinale dell’infanzia agli adolescenti ed agli adulti per il decadimento della durata dell’immunità.