Volendosi dare una interpretazione quanto più esatta possibile, non inficiata da interessi di”bandiera, sui recenti risultati elettorali,pur trattandosi di competizioni amministrative che,in via di principio,non dovrebbero avere una specifica valenza politica,personalmente son convinto che gli elettori chiamati recentemente alle urne abbiano voluto con il loro voto dare all’attuale Governo una iniezione di fiducia,una nota di incoraggiamento,un maggior sostegno per la concretizzazione in tempi quanto più ravvicinati possibile del programma esposto alle Camere all’atto del suo insediamento.
Tale convinzione,a mio avviso,discende dal fatto che la strepitosa vittoria del P.D. non può essere attribuita a fatti o circostanze che,nel giro di qualche settimana,abbiano cambiato o ribaltato la linea del partito che,come noto,in base ai sondaggi preelettorali,era sceso a livelli molto bassi e veniva preceduto dal P.D.L.il quale invece,dopo il responso delle urne,risulta superato e non di poco(si parla addirittura di 16 a zero !).
La chiave di lettura che penso possa darsi consiste,a mio modesto parere,nel fatto che l’elettorato di ciascuna Regione italiana,dal nord al sud ,ha voluto premiare più che il Partito Democratico il Governo in carica presieduto dal democratico Letta cui è stato affidato,anche attraverso i continui richiami del Presidente Napolitano,il gravoso compito di dare corso ed attuazione nel più breve tempo possibile alla politica delle riforme e,in maggior misura,alla fase della crescita economica ormai stagnante da parecchi anni che ha messo in ginocchio l’economia di tutti dalle famiglie alle imprese ,piccole e grandi, lasciando sventuratamente i giovani senza speranza,senza alcun avvenire.
E di ciò ne è perfettamente consapevole il Capo del Governo il quale,senza mezzi termini,al congresso della CISL ha affermato che dalla attuale crisi non si esce se non vengono varati provvedimenti idonei alla creazione di nuovi posti di lavoro in mancanza dei quali si corre il rischio di precipitare nel baratro più vertiginoso con gravissimo danno per lo stesso sistema democratico.
Nello stesso tempo il risultato ottenuto vuole richiamare l’attenzione di tutte le forze politiche e sociali affinchè diano,attraverso un fattivo e partecipativo raccordo tra loro(Governo,Sindacati e Imprese) con ogni urgenza,ciascuno in base al proprio ruolo, immediata attuazione a tutti quei provvedimenti che servano a far cessare l’attuale fase di stallo della quale purtroppo non si intravedono segnali significativi di ripresa,almeno in tempi ragionevolmente brevi.
E’ un avvertimento questo che non può e non deve essere sottovalutato da nessuno, specie da chi dispone delle leve del potere, ma che,di contro,deve essere inteso come stimolo per bene operare veramente e realmente nell’interesse dei cittadini la cui soglia di povertà aumenta di giorno in giorno e per la quale è oltremodo indispensabile e necessario l’approntamento di un piano operativo che non tenga più conto delle logiche di partito ma che sia finalizzato esclusivamente alla crescita del Paese.
Relativamente alle altre forze politiche in lizza (lega nord e movimento 5 stelle) penso sia condivisibile il giudizio secondo cui l’elettorato ha inteso penalizzare movimenti secessionisti quali la lega nord ( a prescindere dall’uso distorto dei finanziamenti pubblici di comune memoria) nonchè ed in maggior misura il movimento di Grillo a causa credo dello scarso senso democratico di quest’ultimo il cui modus faciendi spesso suona offesa sia alle persone che alle istituzioni.
Concludendo non resta che formulare al Presidente Letta l’augurio di un fattivo ed operativo lavoro nella certezza che saprà sfruttare al meglio le opportunità che il popolo italiano ha voluto offrirgli e nella consapevolezza che la via intrapresa dall’Esecutivo dallo stesso presieduto non ammette tentennamenti né ritorni al passato che sarebbero perniciosi per l’intero Paese.
Dr.S.Curcio