Dopo la riunione con l’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti la situazione continua a peggiorare: apprendiamo dal sito di una associazione che si attribuisce la maggiore rappresentatività a livello nazionale che continua a denigrare le associazioni siciliane e ad apostrofarle come associazioni di secondo livello, non meritevoli di attenzioni da parte del governo centrale, quindi non meritevoli di essere ricevuti dal Ministro Lupi per esternare le proprie problematiche. In Italia conta solo Lui e il suo sindacato, interlocutore privilegiato del governo, di ogni colore politico, del passato e del presente e, ci prova, anche del futuro. Con il centro-destra è perfino riuscito ad ottenere l’incarico di Sottosegretario ai trasporti, accordandosi con il governo Berlusconi, assicurandogli il silenzio della categoria nonostante i gravissimi problemi e il fallimento di migliaia di aziende di autotrasporto. Ai media lascia intendere che l’autotrasporto non ha più bisogno di niente grazie a lui, che tutto quello che si poteva ottenere è stato ottenuto, promuovendo fastosi convegni a cui partecipano tutte le più alte personalità politiche del governo italiano (tra gli altri i Letta, banchieri di grossa fama, lobbisti del mondo del trasporto) e, se ciò non bastasse, a dimostrazione che la categoria da lui rappresentata (a suo dire) sta’ bene, ha donato milioni di euro negli ultimi dieci anni ai bambini del terzo mondo. Con tutto il rispetto per i bambini del terzo mondo e per le loro condizioni, questo quadretto è fuori dalla realtà. Ma il tempo è galantuomo e dimostrerà chi ha ragione. Ritengo infatti che i rappresentanti degli autotrasportatori siciliani devono essere urgentemente convocati dal Ministro Lupi perché profondi conoscitori delle problematiche della nostra regione e perché siamo gli unici che possono suggerire le soluzioni adeguate per evitare il collasso della nostra economia. Bisogna che il Ministro conosca la verità sui fondi che vengono stanziati per l’autotrasporto, quali strade percorrono e perché vengono sponsorizzati ogni anno per le stesse finalità che non aiutano la categoria. A me a ai miei colleghi, rappresentanti delle imprese di autotrasporto siciliano, dispiace dovere ogni volta proclamare e attuare fermi per farci ascoltare, ma la causa è la distorsione della verità causata da questo “signor sindacalista” che da trent’anni influenza le politiche dell’autotrasporto italiano.
Salvatore Bella