I ragazzi della Mondadori hanno fatto le cose in grande stile.

Nel periodo che ha preceduto il lancio ufficiale del romanzo è stato allestito uno speciale bunker super sorvegliato presso la sede generale della Mondadori a Segrate dove i traduttori sono stati “reclusi” per parecchi giorni mentre lavoravano alle ultime rifiniture dei testi nelle varie traduzioni, il tutto sotto l’occhio vigile degli agenti di sorveglianza armati che ogni giorno si occupavano di garantire la sicurezza e il corretto svolgimento delle operazioni.

Vista così potrebbe sembrare un’esagerazione ma vi garantisco che non è così.

D’altro canto stiamo parlando di Dan Brown, l’unico romanziere che, grazie alle avventure del professor Langdon, protagonista della fortunata serie che va da “Il codice Da Vinci” a “Il simbolo perduto”, è riuscito a vendere milioni di copie in giro per il mondo negli ultimi anni.

“Inferno” è la punta di diamante della programmazione 2013, l’uscita su cui la casa editrice di Segrate ha puntato tutto per cercare di far quadrare i conti che purtroppo nell’ultimo periodo sono costantemente in rosso, vuoi per la continua emorragia di lettori che si registra sul mercato italiano ma anche, e credo sopratutto, per l’agguerrita concorrenza degli ebook, pubblicazioni in formato elettronico compatibili con la maggior parte degli ebook rider oggi in commercio, decisamente più economiche e pratiche.

Ma la carta è un’altra storia.

Per fortuna i libri in formato cartaceo non scompariranno mai, probabilmente sono destinati a subire un forte ridimensionamento nella distribuzione e nei volumi di vendita sul mercato, ma state pur certi che gli amanti della carta stampata e i bibliofili continueranno a comprare, leggere e collezionare i libri così come li conosciamo oggi, anche perchè il calore e l’odore della carta appena stampata non potranno mai essere sostituiti dai “freddi” pixel degli e-rider.

Quanti di voi hanno seguito questa piccola rubrica sui libri sanno che Brown è sempre stato e continuerà ad essere uno dei miei autori preferiti, anche in ossequio ad un mai sopito amore giovanile per le spy story ( i romanzi di John Le Carrè occupano un intero ripiano della mia libreria) ma se devo essere sincero stavolta sono rimasto un po’ deluso e credo che la classifica dei libri più venduti stilata settimanalmente dal quotidiano “La Reppublica” mi dia ragione.

Dan Brown tiene la testa della classifica solo per due settimane, niente in confronto allo strepitoso successo del “Codice Da Vinci” che è rimasto in vetta alla classifica per mesi.

Il romanzo è molto bello intendiamoci, scritto bene con una ricerca meticolosa dei dettagli, probabilmente è un po’ “lento” nella prima parte ma superando pagina 250 si cambia decisamente ritmo e l’azione diventa molto più avvincente e “veloce”.

Il protagonista indiscusso della storia è il nostro solito professor Robert Langdon, esperto di simboli, che anche stavolta usando il suo eccezionale intuito e la sua prodigiosa memoria si trova a fronteggiare una terribile minaccia che incombe sull’umanità..

Se devo essere onesto la parte che mi ha lasciato più perplesso è il finale, credo che uno scrittore di talento come Dan Brown avrebbe dovuto trovare qualcosa di più efficace.. ma nel complesso il mio giudizio è molto positivo, Brown vale sempre un piccolo investimento anche se il “Codice”, per il momento, resta il numero uno nella scuderia di bestsellers Browniani.

Di Julian A. Carax

LA SCHEDA DEL LIBRO

ÒTitolo: Inferno

ÒAutore: Dan Brown

ÒTraduttori: Lamberti N., Raffo A., Scarabelli R.

ÒEditore: Mondadori

ÒCollana: Omnibus

ÒData di Pubblicazione: Maggio 2013

ÒISBN: 8804631449

ÒISBN-13: 9788804631446

ÒPagine: 522

ÒFormato: rilegato

ÒReparto: narrativa