tre-sorgentiPartecipata conferenza stampa a Canicattì nei locali del Consorzio Tre Sorgenti. Presente il sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, l’assessore Lombardo per l’Amministrazione comunale di Campobello di Licata, il quale ha rimarcato la posizione in difesa dell’acqua pubblica e l’impegno a votare per la revoca della delibera del 17 dicembre 2014 con cui, col voto del sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, di Ravanusa Carmelo D’Angelo, di Grotte Paolo Fantauzzo e del delegato del commissario del comune di Licata on. Mariagrazia Brandara, era stato deciso a maggioranza di cedere gli impianti a Girgenti Acque.
Presente anche il vice sindaco di Grotte, che ha preannunciato la convocazione del consiglio di Grotte per giorno 28 prossimo e l’impegno del sindaco a comportarsi secondo il voto che il consiglio esprimerà, consiglio che sembra orientato, per la quasi totalità, a votare la revoca.
“Insomma sembra che nell’assemblea convocata per il 29 e in seconda per il 30 gennaio la famigerata delibera debba essere revocata – si legge sulla pagina Facebook del sindaco Pasquale Amato -. Ma se si può parlare di risultato importante, certamente non c’è da gridare alla vittoria, perché ritengo che potremo gustare questo sapore solo se tornati alla normalità i sindaci del consorzio, in difesa delle proprie comunità, imboccheranno la strada per difendere gli interessi dei propri cittadini pretendendo che il debitore, Girgenti Acque, possa utilizzare impianti e risorse del consorzio nella misura in cui onori i debiti contratti finora col consorzio, paghi effettivamente i servizi che gli rendiamo, ed esborsi i diversi milioni che deve oppure abbatte i costi delle bollette fino a compensare i cittadini dei comuni del consorzio fino a compensarci delle somme che ci deve.
Basta con la sudditanza nei confronti del privato, basta col fargli sfruttare i beni appartenenti al consorzio e quindi alle nostre comunità mentre Girgenti Acque ha spolpato e spolpa le nostre comunità liberamente. Un traguardo importante che raggiungeremo con la revoca è la conservazione del Consorzio, che, conformemente alle leggi vigenti, ci permetterà di gestire in house l’acqua, rimanendo pubblica e riducendo i costi del servizio e le bollette dei nostri cittadini. Dobbiamo far presto per normalizzare la gestione delle acque, secondo le norme vigenti in materia e gli obiettivi della legge regionale n.2/2013 che l’assemblea regionale non ha la forza di fare ma che noi potremo realizzare attuando le leggi in difesa dell’acqua pubblica, l’efficienza e l’economicità del servizio, fornendo allo scenario regionale la soluzione da varare con la tanto attesa legge regionale offrendo l’esempio agli altri corregionali. Grazie al Consiglio di amministrazione del Tre Sorgenti, grazie al nostro vice presidente avvocato Angelo Marino, che si stanno dimostrando di essere gente per bene e ottimo difensori estranei del bene pubblico fondamentale l’acqua”.