VideosorveglianzaI ripetitori sono stati installati. Uno è ben visibile alla fine del viale Della Vittoria, all’altezza del piazzale della stazione ferroviaria; un altro è collocato sul palo che illumina la rotonda che si incontra subito dopo il viadotto “Malati”, lasciandosi alle spalle il paese, all’altezza della strada provinciale per Montedoro. Il primo, concreto, passo per realizzare il sistema di videosorveglianza – denominato “Occhio discreto” – a Racalmuto è stato mosso. Entro i primi di giugno saranno installate le trenta telecamere previste. E saranno collegate – sempre entro tale termine – con la sala monitoraggio che si trova al palazzo di città, accanto al comando della polizia municipale.  I “grandi occhi” – che avranno capacità di ripresa diurna e notturna – saranno puntati su tutte le strade di ingresso o uscita dal paese e sui luoghi ritenuti strategici.
Fra gli obiettivi sensibili, poi, sono stati inseriri – per essere tutelati e salvaguardati- anche gli edifici scolastici. Di eccezionale, le 30 telecamere che in queste settimane verranno posizionate a Racalmuto, hanno anche la visibilità che ruota su un fronte di 360 gradi, tant’è che vengono chiamate “donne” in gergo, e la risoluzione che verrà trasmessa – grazie ai trasmettitori già posizionati – alla sala monitoraggio”.
La collocazione delle telecamere a Racalmuto è stata infatti concordata dall’Utc, con in testa l’ingegnere Franecsco Puma, con la stazione dei carabinieri e la Prefettura di Agrigento.