Gli investitori italiani cercano sempre di proteggere i propri investimenti dalla volatilità del mercato e, di conseguenza, cercano sempre più di diversificare i propri portafogli. La diversificazione è una strategia importante che può aiutare a ridurre il rischio e migliorare i rendimenti a lungo termine.
I vantaggi di un portafoglio diversificato
La diversificazione del portafoglio di investimenti è importante per diversi motivi. Il vantaggio principale è la riduzione del rischio: investire in diverse categorie di attività finanziarie (ad esempio azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, immobili) aiuta a ridurre il rischio complessivo del portafoglio. Se si concentra tutto il proprio denaro in un solo tipo di investimento e quella classe di attività subisce un crollo, l’intero portafoglio subirà un impatto significativo. Viceversa con un portafoglio diversificato è possibile ridurre il rischio di perdite significative.
Un altro beneficio riguarda la migliore possibilità di ottenere rendimenti, poiché diversificare favorisce un rendimento equilibrato nel tempo, anche in un mercato in continua evoluzione. Basta pensare ai periodi di alta inflazione, dove gli investimenti in obbligazioni potrebbero non essere ideali, ma quelli in oro o altre materie prime sì. In ultimo, diversificare il portafoglio di investimenti può aiutare a ridurre le emozioni legate agli investimenti. Quando si è concentrati su un singolo investimento, le variazioni di prezzo possono avere un impatto emotivo significativo. Espandersi su più mercati aiuta a bilanciare il rischio emotivo e migliora la capacità di prendere decisioni obiettive.
Le tipologie di investimenti da considerare
In sintesi, diversificare il portafoglio di investimenti è importante per ridurre il rischio, migliorare le possibilità di ottenere rendimenti, adattarsi alle condizioni di mercato e ridurre le emozioni legate agli investimenti. Quindi, qual è la migliore diversificazione del portafoglio? Innanzitutto, va specificato che esistono più modi per diversificare. Uno dei più comuni è investire in molteplici classi di attività, come azioni, obbligazioni e contanti. In questo modo si riduce il rischio complessivo del portafoglio, poiché le varie classi di attività tendono a muoversi in modo diverso. Ad esempio, le azioni possono essere volatili, ma offrono spesso un alto potenziale di crescita, mentre le obbligazioni sono meno volatili ma offrono un rendimento più basso.
Un altro modo per diversificare un portafoglio è investire in più Paesi o regioni. Anche in questo caso si riduce il rischio, poiché le economie e i mercati di aree differenti tendono a muoversi in modo diverso. Ad esempio, se un investitore ha un portafoglio composto esclusivamente da attività italiane e il mercato italiano subisce una correzione, il portafoglio potrebbe subire perdite significative. Tuttavia, se l’investitore ha anche attività in Francia o in Germania, le perdite potrebbero essere circoscritte o addirittura compensate da altri guadagni. Gli investitori possono anche diversificare in base alle tipologie di società, come quelle a grande, media e piccola capitalizzazione. Le società a grande capitalizzazione sono spesso considerate meno rischiose rispetto a quelle a media e piccola capitalizzazione, ma possono anche offrire un potenziale di crescita inferiore.
Cinque punti chiave per diversificare al meglio
Diversificare permette di ridurre il rischio finanziario e contenere le perdite, ma come è possibile arrivare a un portafoglio di investimenti diversificato al meglio? La migliore diversificazione del portafoglio dipende dalla situazione finanziaria, dagli obiettivi di investimento e dalla tolleranza al rischio dell’investitore. Tuttavia, in generale, una diversificazione adeguata dovrebbe sempre considerare i seguenti fattori:
- Asset allocation, cioè la ripartizione tra asset diversi come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, materie prime, immobili, valute estere, ecc.,
- Diversificazione geografica, investendo in diversi mercati azionari e obbligazionari a livello globale,
- Diversificazione settoriale, quindi tra diversi settori dell’economia, ad esempio tecnologia, finanza, sanità, ecc.,
- Differenziazione tra diversi stili di investimento, come valore, crescita, dividendi, ecc.,
- Diversificazione temporale, investendo quindi in strumenti finanziari con diversi scadenzari, ad esempio obbligazioni a breve termine e azioni a lungo termine.
Una volta stabilita la strategia di diversificazione del portafoglio, è importante monitorare regolarmente e apportare eventuali modifiche in base alle esigenze e alle condizioni di mercato.
In questo modo, si raggiunge una diversificazione coerente, che tiene conto delle preferenze e del livello di esperienza dell’investitore, ed efficace, poiché permette di ridurre il rischio e migliorare le possibilità di raggiungere gli obiettivi finanziari.