Il dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute ha chiesto al direttore generale dell’Asp di Agrigento Giuseppe Capodieci di produrre una relazione in ordine alle criticità dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Lo ha reso noto il locale comitato civico per la Sanità, che ha ricevuto per conoscenza la predetta sollecitazione.
“Si tratta – dice il portavoce del comitato Ignazio Cucchiara – del riscontro alle nostre ripetute esortazioni al governo della Regione ad intervenire sulla gravissima condizione in cui da anni versa il nostro nosocomio, che è un Dea di primo livello solo sulla carta, considerato che non è mai stata attivata la Stroke unit per la cura tempestiva degli ictus cerebrali”. La nota dell’assessorato indirizzata al manager Capodieci, firmata dal funzionario direttivo Anna Maria Abbate e dal dirigente del Servizio 4 Fabrizio Geraci, contiene espressamente la richiesta al direttore generale di fornire notizie in merito alle segnalazioni del comitato su presunte inefficienze della struttura ospedaliera, a partire proprio dalla mai attivata Stroke unit, ma anche sui i reparti di Oculistica, Oncologia, Emodinamica, Urologia e Pronto soccorso.
Il comitato civico per la Sanità ha evidenziato più volte, nel corso degli ultimi anni, le carenze di organico nei vari reparti, compresa l’Ortopedia, dove la indisponibilità di medici ha costretto il vertice dell’azienda sanitaria provinciale ad esternalizzare le sedute operatorie, prima ad un’equipe del ‘Civico’ e, da domani, ai chirurghi del ‘Buccheri la Ferla’ di Palermo. “In Emodinamica è in funzione solo una sala – aggiunge ancora Cucchiara – mentre sulla seconda sala sono in corso da tempo lavori di adeguamento mai ultimati. Con la conseguenza che quando si guasta l’unico angiografo disponibile, l’utenza è costretta a fare a meno di un servizio salvavita così importante”. Tra gli altri problemi dell’ospedale di Sciacca ci sono anche quelli riguardanti i lavori di adeguamento del pronto soccorso, che avrebbero dovuto essere completati un anno e mezzo fa. “Da qualche mese – conclude Cucchiara – abbiamo anche il timore fondato che il reparto di Oculistica, che all’ospedale di Sciacca è una unità operativa complessa (provvista di un primario), venga depotenziato, anche in questo caso a favore dell’ospedale di Agrigento”.