L’uomo delle stelle è sbarcato al teatro Pirandello. JS di Vincenzo Grassonelli dopo il Picht Trailer presentato nei giorni scorsi durante una conferenza stampa ci sarà tra qualche mese una rappresentazione teatrale che si terrà proprio presso il teatro di Agrigento. Ma chi è JS? JS è un mito come Zeus JS è leggenda come Emea. JS è Omero il cantore. JS è musica come quella di David Bowie. E siccome una storia non esiste se non viene raccontata ,ve la narreremo il 1 Dicembre con lo spettacolo teatrale di JS volume I che si terrà al Pirandello. Intanto, presto saranno le scuole le protagoniste con gli studenti che incontreranno l’autore.
Sui binari dismessi di un piccolo paese di mare si svolge la vita di tre ragazzini. Incarnano l’umanità ,la vita nel suo fluire, il divenire, in una dimensione sospesa tra la logica futurista dominata dall’intelligenza artificiale ed il passato ormai stantio cristallizzato in frammenti stracciati di memoria. Un uomo selvaggio e trasparente, in sintonia con la natura ,JS, domina la scena in un tempo “non tempo” in cui la conoscenza ed il rapporto con la natura con la madre terra si eleva fino al cielo. È la riscoperta di tutto ciò che ci circonda. È una rinascita del bello, dell’arte, del sapere. Un abitare se stessi nel pieno rispetto della natura. C’è bisogno cioè di guardare ‘altrove”, guardare il mondo per quello che è realmente: i tramonti, il sole, le stelle i pianeti, il mare ,il mondo animale. Cosa c’è di più stupefacente e commovente? In fondo, tutto ciò che serve per sopravvivere sono le persone che ci amano. L’Amore domina il mondo. Esso è anche dolore e come sosteneva Hegel il dolore è il privilegio dei viventi. È in quest’ottica che si inquadra la figura di JS. Da ciò l’importanza dei sentimenti, dei legami sentimentali ,dei valori umani ormai svuotati e collegati alle sole logiche di mercato e di profitto Siamo tutti disincantati ,plagiati da un mondo virtuale che ha annientato l’uomo, l’umanità e con essa la fine della compassione, della solidarietà, dell’empatia.
Se da un lato l’intelligenza artificiale promuove lo sviluppo ,dall’altro credo che in termini di conoscenza l’umanità abbia perso nei secoli più di quanto non abbia acquisito. viviamo il “qui e ‘l ‘adesso. Dal trailer abbiamo visto il bimbo saltare dal furgone ferito e correre verso il bosco. Cosa rappresenta la ferita? Rappresenta il dolore ,la sofferenza che ognuno di noi si porta dentro. Chi ha subito violenze nel passato, chi ha avuto infanzie difficili. Ecco, dal dolore cerchiamo di rinascere addentrandosi in un mondo nuovo nel quale l’uomo possa avvicinarsi all’umano essere. Il pubblico, gli uditori attraverso il trailer scopriranno passo dopo passo il dono dell’amore del darsi agli altri , dell’importanza della conoscenza e della ,consapevolezza che permette all’uomo di arginare l’intelligenza artificiale e tendere all’albero del sapere che spero possa prevalere sull’umanità. JS entrerà nelle nella vita di ognuno di noi e ci insegnerà che l’unica arte vera è quella della vita. Viviamo.
Nuccia Grassonelli