Nonostante le numerose segnalazioni, e incontri tra l’amministrazione comunale, i e la società Sommatinese – responsabile del servizio di trasporto gestito da Cavaleri – la situazione non è cambiata: gli studenti pendolari della tratta Naro-Canicattì continuano a essere lasciati a piedi a causa degli autobus pieni.

Un disagio non più tollerabile per le famiglie, che si trovano a dover organizzare soluzioni alternative all’ultimo momento pur avendo regolarmente pagato gli abbonamenti mensili per i propri figli. “È inaccettabile – lamentano alcuni genitori – ci era stato promesso che il problema sarebbe stato risolto, ma nulla è cambiato. I ragazzi continuano a rimanere a terra.”


La questione non è nuova: già nei mesi scorsi era stata portata all’attenzione della ditta affidataria del servizio, la Sommatinese, e dello stesso gestore Cavaleri. In più occasioni l’amministrazione comunale di Naro si è fatta portavoce delle istanze dei cittadini, sollecitando una soluzione definitiva che garantisse il diritto allo studio e la sicurezza dei ragazzi.

Invece, si ripete la stessa scena: autobus strapieni, studenti lasciati in strada, genitori che devono correre per accompagnarli o trovare un passaggio. La misura, ora, sembra colma.

i genitori stanno valutando forme di protesta, anche eclatanti, per dare voce al loro malcontento e pretendere che le promesse vengano finalmente mantenute. “Non si può pagare un servizio che poi non viene garantito – dicono –. Siamo stanchi di sentire solo parole, vogliamo risposte concrete”.

Il diritto allo studio non può dipendere dalla capienza di un autobus. Se il numero di studenti supera quello dei posti disponibili, è compito dell’azienda trovare soluzioni tempestive ed efficaci, come l’aggiunta di un mezzo o una diversa organizzazione delle corse.

La speranza è che, di fronte all’esasperazione crescente, le istituzioni competenti si attivino con maggiore determinazione affinché i disservizi cessino una volta per tutte.