«Sottoscritto il rinnovo contrattuale per i lavoratori dei settori cemento, calce e gesso. Ancora un risultato considerevole, dopo la firma del rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, siglato a febbraio». Lo annunciano Salvo Carnevale, segretario della Fillea Cgil Sicilia, e Francesco Cascone, responsabile del dipartimento Impianti fissi della Fillea Cgil Sicilia, che spiegano: «In Sicilia il rinnovo contrattuale per i settori cemento, calce e gesso riguarderà quasi mille lavoratori, di cui 600 solo nel comparto del cemento. È stata una contrattazione complessa, che ha visto le parti impegnate a raggiungere risultati positivi per l’intero settore, con un punto prioritario legato al recupero dell’attuale inflazione. È previsto un aumento complessivo di 295 euro, di cui 175 euro di aumento contrattuale, oltre ai 120 euro già erogati come recupero inflattivo. L’incremento avverrà in tre tranche: 60 euro ciascuna a partire dal 1° ottobre 2025 e dal 1° ottobre 2026; l’ultima di 55 euro scatterà dal 1° ottobre 2027. Il contratto scadrà il 31 dicembre 2027. Il premio di anzianità è finalmente esteso a tutta la platea degli operai a partire dal ventitreesimo anno di servizio, corrispondente a una mensilità aggiuntiva».
Vi sono inoltre altre componenti economiche di rilievo. «Tra tutte – continuano Carnevale e Cascone – l’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2027, di un’indennità per il lavaggio degli indumenti da 10 euro lordi mensili; l’aumento dell’elemento di garanzia retributiva, a carico delle aziende prive di accordi di secondo livello, che passa da 170 a 300 euro; l’aumento a due euro del contributo per l’attuale indennità sostitutiva di mensa, con il costo del pasto interamente a carico delle imprese; e l’incremento dell’indennità di turno, che passa dal 6% al 7%».
Anche la parte normativa presenta novità significative. «Il periodo di aspettativa è aumentato di 6 mesi, passando da 12 a 18 mesi – proseguono i dirigenti sindacali –; il periodo di comporto raggiunge i 24 mesi in caso di terapie salvavita (oncologiche, emodialisi, intensive). Inoltre, l’indennità per malattia e infortunio sul lavoro sarà corrisposta al 100% per 10 mesi e al 50% per ulteriori 6 mesi, con un’estensione complessiva del periodo retribuito di 4 mesi».
Importanti anche i miglioramenti sul fronte della genitorialità. «Estesa la fruizione dei congedi per nascita alle coppie omogenitoriali – precisano Carnevale e Cascone – così come quelli per lutto. Particolarmente rilevante la dichiarazione comune a favore delle donne vittime di violenza, che riconosce il luogo di lavoro, soprattutto in un settore a prevalenza maschile, come uno spazio fondamentale per promuovere una cultura del rispetto e dell’attenzione verso l’altro. Sono previste iniziative costanti di sensibilizzazione, programmi di formazione e progetti con professionisti per rendere concreto il cambiamento culturale. La Fillea Cgil, sul territorio siciliano, convocherà nei prossimi giorni decine di assemblee sindacali per illustrare nel dettaglio tutti gli articoli del contratto, che dimostrano ancora una volta la capacità di negoziare avanzamenti concreti dei diritti dei lavoratori, sia sul piano normativo che economico. C’è chi ha invocato la ‘modernità’ per giustificare strane posizioni sui referendum sul lavoro. Questo contratto è invece la dimostrazione pratica di cosa sia davvero moderno: il confronto. Tra le molte novità, si inizia anche a discutere, tramite il comitato bilaterale, dell’uso dell’intelligenza artificiale».
Le assemblee saranno anche un’occasione per sottolineare l’importanza della partecipazione democratica, tema quanto mai attuale mentre si avvicina la conclusione della campagna referendaria, durante la quale si sono registrati inaccettabili appelli all’astensionismo da parte di ambienti nei quali ci si aspetterebbe, al contrario, un forte richiamo alla partecipazione.
Carnevale e Cascone concludono: «Per il sindacato, la battaglia per i rinnovi contrattuali non è ancora finita. Ora bisogna incalzare le controparti per arrivare al più presto al rinnovo dei contratti dei settori lapidei e laterizi».