Le recenti operazioni giudiziarie che hanno portato all’arresto di
funzionari e imprenditori, e che vedono coinvolto anche l’onorevole Roberto Di Mauro, per vicende
legate alla gestione degli appalti nel settore idrico, impongono una riflessione profonda e non più
rinviabile sullo stato della gestione della cosa pubblica.
Il Movimento 5 Stelle – che da sempre lotta per la trasparenza e la legalità – condanna con
fermezza il sistema opaco e clientelare che per anni ha avvelenato le istituzioni in Sicilia,
piegando i servizi essenziali agli interessi di pochi.
Il caso dell’acqua è emblematico: un bene primario, sottratto ai cittadini e trasformato in occasione
di profitto illecito e di potere. Tutto ciò è inaccettabile. Non è solo un problema giudiziario, è una
questione morale e politica.
Chiediamo che venga fatta piena luce su tutte le responsabilità e che le istituzioni sappiano dare
un segnale chiaro di rottura rispetto ad un operante sistema di ombre e connivenze. Serve un cambio
di paradigma: trasparenza, legalità e partecipazione devono essere i pilastri su cui ricostruire la
fiducia dei cittadini.
Rinnoviamo la nostra fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura, certi che continueranno
ad agire con rigore e trasparenza a garanzia dei principi di giustizia e legalità.
Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per l’affidamento pubblico e trasparente dei servizi, a
partire proprio dal ciclo dell’acqua, su cui presenteremo nuove iniziative in Assemblea Regionale e
in Parlamento.
Non ci può essere sviluppo senza giustizia. Non ci può essere fiducia senza verità. Non ci può
essere futuro senza un taglio netto con chi ha tradito la cosa pubblica.
Fabio Falcone -Ref.Prov. M5S Agrigento-Angelo Cambiano -Deputato ARS Ida Carmina Dep.Camera dei Deputati