impresaAiutare le piccole e medie imprese nell’accesso al credito fornendo garanzie alle banche e valorizzando il tessuto produttivo presente nel territorio. E’ il ruolo svolto dai consorzi fidi, organismi costituiti che associando numerose imprese favoriscono l’accesso al credito specialmente in un momento di crisi finanziaria come l’attuale.

Oggi il ruolo di raccordo fra banche e imprese svolto dai confidi, sia con l’erogazione di finanziamenti a tassi d’interesse vantaggiosi per le aziende che con la copertura degli istituti di credito dai rischi d’insolvenza delle stesse aziende finanziate (attraverso garanzie fideiussorie), è sempre più riconosciuto e apprezzato dal sistema bancario. Lo ha dimostrato, dal 2005, anno della sua fondazione, la rapida crescita di Fideo Confcommercio Pa, la cooperativa di garanzia dalla fusione tra Fideo e Credifondo e presieduta dal presidente di confcommercio di Palermo Roberto Helg.

Una realtà giovane che grazie a un patrimonio di 12 milioni di euro e un organico di 22 dipendenti si colloca oggi tra i confidi siciliani con i risultati di crescita più rapidi. Attraverso convenzioni con 11 banche il confidi palermitano garantisce infatti affidamenti a più di 4 mila imprese associate, facendo registrare nel 2007 aperture di credito per poco meno di 109 milioni di euro. “Un risultato che nel 2008 avremmo potuto per lo meno replicare, se non fosse arrivato lo tsunami della crisi finanziaria internazionale”, dice il direttore generale Fabrizio Lunetta. In circa 3 anni, il volume dei finanziamenti erogati garantiti da Fideo si è ampliato parecchio. “Se negli ultimi 6 mesi gli effetti della crisi si sono fatti sentire in maniera sensibile (il gruppo ha chiuso l’anno scorso con una novantina di milioni di erogato), c’è però adesso la voglia di ripartire e programmare il futuro, ma con nuove logiche di valutazione delle effettive condizioni economiche delle aziende richiedenti” afferma l’ad Vito Rinaudo.

La chiave di volta si chiama Impresa Italia, il progetto proposto dal gruppo Unicredit che viene incontro alle imprese in crisi con un carnet di 21 prodotti, divisi tra prestiti a breve, a medio e lungo termine e forme di mutuo a sostegno delle imprese agrarie, presentato ieri con un’apposita convention alla quale hanno una cinquantina di operatori della rete commerciale di Fideo Confcommercio.

Il confidi palermitano è stato il primo in Sicilia a sottoscrivere con Unicredit un accordo quadro per dare il via alla fase attuativa di questa iniziativa di supporto al mondo produttivo che mette a disposizione delle imprese italiane ben 7 miliardi di euro, suddivisi in 3 miliardi dedicati al settore retail, in particolare alle imprese con un fatturato annuo massimo di 3 milioni di euro, 2 miliardi di euro riservati alle piccole imprese con fatturati dai 3 ai 15 milioni di euro e 2 miliardi da erogare alle aziende di medie dimensioni. “Di questa somma alle imprese siciliane verrà distribuita una dote da 450 milioni di euro, spiega Roberto Bertola, direttore generale di Unicredit Banco di Sicilia. Fra le aree di intervento a medio e lungo termine individuate dall’accordo il sostegno degli investimenti immobiliari e produttivi, il miglioramento della struttura finanziaria delle imprese e il rafforzamento della gestione del circolante. Ma anche forme di finanziamento a breve termine del ciclo produttivo, servizi di consulenza, leasing strumentale e immobiliare e prodotti factoring”. Si tratta di un sistema di sostegno che, aggiunge Bertola, “in Sicilia “funzionerà grazie a una partnership fra il Bds, la banca con la più capillare presenza di agenzie sul territorio, le associazioni di categoria e i confidi che svolgono un’importante presenza orizzontale sul territorio e di contato umano con le aziende e i loro problemi. Una azione che, con i confidi, le banche riescono a assicurare appieno”. Tra i prodotti più interessanti a medio e lungo termine il credito partecipativo, destinato ad aziende che puntano a investire sull’acquisto di immobili, impianti e macchinari, nonché su attività di ristrutturazione, fino a un importo massimo di 250mila euro, e il mutuo rata light finalizzato a sostenere investimenti produttivi con ammortamento ordinario prolungato finalizzato al’incremento di produttività, innovazione, formazione e certificazione di qualità.

Antonio Schembri

Fonte: www.economiasicilia.it