alfano1Luigi Salvaggio,  Capo Gruppo Consiliare del Partito del Popolo della Libertà:

 Unitamente al gruppo consiliare, in merito allo spiacevole episodio di oggi, esprimo  piena solidarietà al Ministro Angelino Alfano, considerato che si e’ trattato di un vile e stupido atto intimidatorio che va condannato con fermezza.

Ivan Paci, Capo gruppo provinciale PDL:

Ci sentiamo vicini al Ministro e lo invitiamo a lavorare serenamente considerato l’ottimo lavoro sin qui svolto. 

 A nome mio personale e del gruppo che rappresento esprimo solidarietà e vicinanza al nostro amico Ministro Angelino Alfano per il vile atto intimidatorio subito.
“Siamo sicuri che continuerai la tua azione di contrasto alla criminalità  – commeta Ivan Paci –  organizzata per il riscatto della nostra amata terra senza lasciarti condizionare da logiche che vogliono inquinare lo svolgimento corretto

Maria Grazia Brandara:

“Da quando si è insediato, il ministro Alfano conduce una lotta senza quartiere alla mafia, colpendola negli interessi che stanno più a cuore all’organizzazione criminale. Un’azione, quella del guardasigilli, portata avanti senza cedimenti e con la massima durezza, una lotta che e’ condivisa in pieno da tutti i siciliani  onesti”. Così l’ on. Maria Grazia Brandara dell’UDC commenta l’atto intimidatorio che ha avuto come bersaglio l’on. Alfano e il suo vice capo di gabinetto Piscitello.. “Il ministro Angelino Alfano ed il suo vicecapo di gabinetto, dottor Piscitello, aggiunge l’on. Brandara conducono con grande competenza e coraggio quest’azione di forte contrasto alla mafia  e non si lasceranno certamente intimidire da uno squallido gesto che ripropone un macabro rituale della criminalità organizzata. Al ministro Alfano e a tutto il suo staff va la mia piu’ sincera e sentita solidarietà da dirigente politico e da cittadina di una Sicilia che non si vuole rassegnare alle prepotenze e alle sopraffazioni della cultura mafiosa.
Ricordando Giovanni Falcone che nei giorni scorsi avrebbe compiuto 70 anni, il ministro Alfano metteva in rilievo con passione e commozione la vita spesa per la legalità nella sua terra. Quei valori appartengono alla Sicilia, a tutto il nostro Paese, continueranno ad essere una bussola per tutti i cittadini onesti che debbono tanto a chi come l’On. Angelino Alfano si sta spendendo con competenza, coraggio e lungimiranza, perché niente si può fare di meglio per la nostra isola se si vuole costruire una serie ipotesi di sviluppo che sradicare la mala pianta della mafia”.

Eugenio D’Orsi (Presidente provincia Agrigento)

Il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi  ha inviato un telegramma di solidarietà al Ministro della Giustizia Angelino Alfano per l’ultimo gravissimo atto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto.
Mesi fa eravamo stati solidali con il Ministro Alfano per il perpetrarsi di atti intimidatori diretti alla sua persona, ricorda D’Orsi, che hanno portato al potenziamento delle misure di sicurezza e protezione. Oggi il livello si è alzato con l’invio di un bossolo che riguarda anche suo vice capo di Gabinetto Roberto Piscitello.
Questi atti, nella loro gravità, testimoniano però l’efficacia dell’azione di repressione della criminalità organizzata. Più si fa dura la mano dello Stato contro la mafia e più forti e frequenti sono i segnali rivolti alle Istituzioni per far diminuire la propria azione. Al Ministro Alfano chiediamo di continuare nella sua attività di governo della giustizia italiana sapendo di avere il pieno e totale appoggio del Paese.    

 

Settimio Cantone:

Esprimo a nome mio personale e nella  qualità di amministratore pubblico tutta la mia solidarietà ad Angelino Alfano per questa vile intimidazione che è stata perpetrata a danno suo e del Suo stretto collaboratore.Questa azione malavitosa è la conferma che il lavoro realizzato dal “nostro” Ministro in questi mesi sta dando dei buoni risultati . Questa è vera lotta alla mafia. continua cosi Ministro. SETTIMIO CANTONE

 

Marco Zambuto (Sindaco di Agrigento)

Anche il sindaco di Agrigento interviene sull’inqualificabile episodio del recapito dei proiettili al Ministro della giustizia, Angelino Alfano, ed al suo vice capo di gabinetto, il magistrato Roberto Piscitello.
“A nome dell’intera città ed a titolo personale – scrive in un’apposita nota Marco Zambuto – esprimo sentita e sincera solidarietà alle illustri personalità che questa mattina sono state destinatarie di un messaggio che, nelle grette intenzioni dei loro autori, doveva apparire come intimidatorio.
In particolare al nostro concittadino, che tanto bene sta operando al vertice di un ramo dell’Amministrazione statale di fondamentale importanza per l’affermazione della legalità e la sconfitta dei poteri mafiosi, esprimiamo il nostro sostegno nella prosecuzione dell’adozione di tutti quei provvedimenti, di carattere normativo e di governo, finalizzati a restituire sicurezza alle nostre comunità e libertà ai cittadini, perseguendo stringenti ed efficaci obiettivi finalizzati ad eliminare anche quell’equivoco terreno di coltura nel quale la criminalità ha avuto purtroppo la possibilità di svilupparsi.”
Quest’ulteriore squallido episodio – conclude il sindaco Zambuto – è per tutti, rappresentanti istituzionali, pubblici amministratori e singoli cittadini, un’ulteriore occasione per andare avanti con più convinzione nel perseguimento dei valori della legalità e della giustizia.”

 

On. Vincenzo Fontana

“Il grave atto intimidatorio subito dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è un’ulteriore conferma della qualità del lavoro che sta portando avanti il Guardasigilli, nel contrasto alla mafia e a tutte le forme di criminalità organizzata”.
Lo dichiara il deputatio nazionale del Pdl, on. Vincenzo Fontana. “Con le misure volute da Alfano, condivise da tutto il governo e e dalla maggior parte del parlamento – continua Fontana – si vanno a colpire gli interessi concreti della mafia  e si indebolisce il suo spazio di manovra e il suo potenziale minaccioso di condizionamento della vita pubblica del Paese. Al Ministro Alfano – conclude l’on. Fontana – va la mia più convinta solidarietà per la gravissima minaccia subita e un completo apprezzamento per la sua azione incisiva di contrasto alla criminalità organizzata e alla cultura di morte della mafia, nella certezza che il suo impegno proseguirà senza esitazioni, se possibuile, più forte di prima.Mi auguro che al più presto si possa fare chiarezza sull’inquietante episodio”.

Giuseppe Pace, Unioncamere

Palermo, 15 giugno 2009 – Alla notizia delle gravi intimidazioni subite dal ministro della Giustizia Angelino Alfano e dal suo vice capo di gabinetto, il magistrato Roberto Piscitello, queste le parole di solidarietà espresse dal presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace: “La Sicilia sta cambiando e sta ormai intervenendo in modo incisivo per togliere ossigeno alla mafia. Lo dimostrano i fatti, le tante pagine di storia degli ultimi anni scritta da imprenditori coraggiosi, sostenuti dallo Stato, dalla magistratura, dalle forze dell’ordine, dalle associazioni e anche da Unioncamere, con tante iniziative. Le gravi intimidazioni subite, non per la prima volta, dal ministro Alfano e da Roberto Piscitello, marsalese, come me, sono il segno che le azioni fin qui intraprese riescono a colpire duramente le associazioni criminali e ormai non intimidiscono alcuno. Le misure introdotte nel ddl sicurezza contro il fenomeno mafioso sono solo il compendio di un’intera e complessa attività di repressione e di diffusione di una cultura della legalità, sulla quale sia il ministro Alfano che il magistrato Piscitello ci troveranno sempre alleati, certi che un giorno la Sicilia sarà libera da questi vili attacchi alla libertà e allo sviluppo dell’isola”.

Pippo Montedoro:

Per le intimidazioni nei confronti del ministro Angelino Alfano e del suo vicecapogabinetto, dottor Piscitello, arriva la solidarietà del deputato Pdl all’Ars Nino Bosco, del nazionale, sempre Pdl, Vincenzo Fontana, e dell’ex deputato regionale Giuseppe Infurna.
I tre esponenti politici sono tutti agrigentini.

Ufficio stampa Uilps:

Le minacce subite dal Ministro della Giustizia Angelino ALFANO     , sono il segno tangibile che la consorteria mafiosa è presente e che stia tentando, come suo uso, di intimidire con l’utilizzo della violenza, anche di tipo psicologico,  le Istituzioni democratiche del nostra paese. Alle avvisaglie è necessario rispondere con ulteriori atti di fermezza che facciano comprendere che lo Stato è presente, forte ed impenetrabile.

DICHIARAZIONE DI ANTONINO ALLETTO, SEGRETARIO NAZIONALE DELLA UILPS: quando la Mafia alza la testa e reagisce, significa che sono stati toccati interessi inviolabili criminali , per tale ragione è determinante non sottovalutarla e contrattaccare con fermezza utilizzando tutti gli strumenti necessari per anticipare e respingere qualsiasi nefasto tentativo di intromissione nella vita democratica del paese. Ed è per tale ragione che  in qualità di rappresentanti delle forze dell’ordine  esprimiamo solidarietà al Ministro Alfano e al Suo Capo di Gabinetto Piscitello.

Invitiamo il Ministro Alfano a procedere nel Suo importante ruolo con ulteriori azioni di contrasto normativo indispensabili  al sistema di intelligence nel nostro paese.

 I tutori dell’ordine, per fare bene il proprio lavoro, hanno l’indispensabile necessità di strumenti giuridici efficaci che consentano di fronteggiare con scioltezza e determinazione  qualsiasi forma di  criminalità, sia essa comune che  organizzata.

Giambattista Bufardeci:

Il Guardasigilli Angelino Alfano sta svolgendo un lavoro encomiabile nel contrasto alla mafia e a tutte le forme di criminalità organizzata. Le misure introdotte nel ddl sicurezza vanno nella giusta e condivisa direzione di stringere ancor di più lo spazio d’azione della mafia per ridurne, giorno dopo giorno, la sua distruttiva capacità morale e sociale. Al Ministro Alfano e al dottor Piscitello la mia piena, totale e convinta solidarietà per la gravissima minaccia subita. Sono certo che la loro azione severa contro la mafia e per la libertà continuerà senza alcun tentennamento”.

Giuseppe Morello, Sindaco di Naro :

Sono gravemente indignato per il vile atto d’intimidazione perpetrato nei confronti del Ministro di Grazia e Giustizia  Angelino Alfano e del suo vicecapo di gabinetto Roberto Piscitello.

    L’ignobile gesto d’indirizzare le buste con proiettili e lettere anonime di minaccia al Guardasigilli e ad uno degli uomini di punta del suo staff va fermamente e fortemente condannato non solo dai rappresentanti delle Pubbliche Istituzioni ma anche da tutti i privati cittadini e, in particolare, dai cittadini siciliani, conterranei del Ministro, i quali hanno apprezzato, apprezzano e certamente continueranno ad apprezzare l’efficace azione di governo svolta da Angelino Alfano per contrastare la mafia ovunque essa si annidi.

    A nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale di Naro e della comunità locale tutta, esprimo pertanto la più sincera e convinta solidarietà al Ministro Angelino Alfano e la suo collaboratore Roberto Piscitello, nella certezza che il loro lavoro di contrasto del fenomeno mafioso continuerà giorno dopo giorno a dare quei concreti risultati cui anela la società.

On.Ass. Roberto Di Mauro :

“Al ministro Alfano e al suo vicecapo di gabinetto Roberto Piscitello esprimo la mia piena vicinanza e solidarietà. L’intimidazione subita è il frutto di un lavoro robusto dello Stato contro le mafie e del timore della criminalità organizzata dei risultati che si potranno ottenere sul piano della sicurezza e della legalità attraverso l’inasprimento del 41-bis messo a punto dal ministro Alfano e dai suoi collaboratori”.
Lo dichiara l’assessore regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca della Regione siciliana, Roberto Di Mauro.

On. Giuseppe Marinello

Le gravi intimidazioni subite  dal ministro Angelino Alfano e da Roberto Piscitello,  sono il segno che le azioni fin qui intraprese hanno colpito duramente le associazioni criminali e mafiose.
Le misure introdotte per debellare il fenomeno mafioso sono volte non solo verso una attività di repressione della criminalità organizzata, ma anche per la diffusione di una cultura della legalità.
La Sicilia sta cambiando, i suoi uomini, gli imprenditori, grazie all’aiuto dello Stato non hanno più paura.

Al Ministro Angelino Alfano ed a Roberto Piscitello va la mia solidarietà, convinto che Alfano e Piscitello non si lasceranno intimidire e continueranno con più forza il loro lavoro