Chi dice Belstaff pensa al mondo della motocicletta. Lo stesso Ernesto Che Guevara utilizzò la giacca “Trialmaster” anti-pioggia e anti-vento nel suo mitico viaggio in America Latina. Grandi campioni come Sammy Miller e Phil Read, Sete Gibernau e Colin Edwards hanno vinto diverse gare in tute Belstaff. Tutto inizia nel 1924 quando Harry Grosberg fonda l’azienda a Stock on Trent, nello Staffordshire (English Midlands) ed utilizza per primo un tessuto impermeabile e traspirante, l’ormai famoso “Wax Cotton”: un cotone egiziano trattato con grassi naturali in grado di respingere l’acqua senza però alterare la traspirazione. Negli anni Trenta Belstaff si specializza nei capi tecnici per la protezione dal vento, dalle intemperie e dall’impatto, quindi ideali per aviatori, motociclisti, militari e per tutti coloro che vivono l’avventura. La “Black Prince Motorcycle Jacket”, realizzata nel 1943, è stata la giacca da moto più venduta al mondo (40mila capi annui per 40 anni).
Oggi Belstaff è ancora l’unico a produrre giacconi tecnici con tessuti naturali al 100% ma non per questo trascura il settore dei materiali sintetici. Infatti, negli anni Settanta, la giacca XL500 fu realizzata con uno speciale nylon chiamato Belflex che ancora oggi è un best-seller. All’inizio degli anni Novanta la crisi del tessile in Inghilterra coinvolge l’azienda che è costretta a chiudere lo stabilimento di Stock on Trent. Il brand sopravvive però grazie ad alcuni clienti e ad un gruppo di tecnici che trasferiscono la produzione in un laboratorio di Wellimborough affidato a Franco Malenotti per la parte artistico-creativa. Nel 1994 nasce il “Belfresh”, un nylon con eccezionali capacità di assorbimento ed eliminazione della traspirazione corporea, ideale per le stagioni calde. L’anno successivo viene messo a punto il “Beltech”, un sistema di protezione non solo contro il vento, la pioggia e le intemperie ma anche contro le abrasioni dovute alle cadute dalla moto. Farà storia. Nel ’96 Malenotti costituisce la Clothing Company con l’obbiettivo di accelerare il ritorno di Belstaff ai vertici. Il brand oggi sfila a Milano ed esiste anche una linea di prêt-à-porter donna. Nel 2002 nasce una divisione borse e scarpe e la collezione “Black Prince by Belstaff” adatta al pubblico giovane. Nel 2004 la Belstaff International Ltd viene acquistata dalla Clothing Company. Belstaff “buca” il mercato anche negli Stati Uniti e le grandi majors utilizzano i suoi modelli in tanti film. Nel 2005 appare la collezione “ The Aviator by Belstaff” ispirata ai capi originali provenienti dal museo Belstaff, modelli anni Trenta e Quaranta. Oggi Belstaff è presente in tutto il mondo e recentemente ha aperto un Flagship store nel centro di Londra.
A cura di Virginia Milano
Fonte: style.it