juveAllo stadio ” Ennio Tardini” di Parma Sabato pomeriggio alle ore 18:00 è andata in scena, per la trentesima giornata di Serie A, Parma-Juventus.
Per tutti era una partita senza storia con il risultato già scritto.

In effetti se si analizziano i risultati delle due squadre  nelle ultime settimane, si può notare  una Juventus con il quarto il quarto scudetto consecutivo in tasca, e un Parma destinato alla retrocessione e con la società che si avvia al fallimento.


Proprio in questi casi succede sempre quello che nessuno si aspetta.

I tifosi del Parma, nonostante tutti i problemi visti nelle ultime settimane, accorrono numerosi al “Tardini” certi che la loro squadra riesca nell’impresa, dall’altra parte i giocatori che contrariamente a quanto accade oggi, “Solo per onorare la Maglia”, scendono in campo decisi e convinti al punto giusto per  portare a casa i tre punti e ragalare ai tifosi una bella vittoria.

La partita  è combattuta, e il Parma sembra essere in palla, si vede fluidità di gioco, unita a  rabbia e cuore. La Juventus sembra non essere l’armata vincente degli ultimi mesi e subisce  il cuore dell’avversario,   spaventata prova a fare il suo gioco senza nessun risultato.
Ma il Parma insiste, e al 60′  raggiunge il vantaggio che sarà decisivo per la vittoria finale.

E’ un ragazzino a decidere la partita, Josè Mauri classe 96 che con coraggio entra in aria e batte Storari.

La Juventus colpita non riesce a reagire e clamorosamente perde la partita.

A Parma si fa festa, l’ultima in classifica batte la prima, dimostrando che quest’anno non si può mai pronosticare una partita di Serie A proprio per l’equilibrio del campionato italiano.

Il Parma ha dimostrato che alle volte il cuore può battere qualsiasi cosa, anche l’invincibile  Golia.

Chissà…. forse  si potrà anche dire…”CLAMOROSO AL TARDINI”…..

Giuseppe Guccione