Potrebbe essere stato l’anno della svolta: i Mondiali di calcio femminile sembra che abbiano dato non solo visibilità, ma anche tanta carica ed entusiasmo all’intero movimento per raggiungere una crescita che non ha precedenti nel corso degli ultimi anni. Dopo l’importante manifestazione, pare che l’Italia si stia accorgendo di questa disciplina: la principale testimonianza arriva dal fatto che è stato registrato un boom di iscrizioni alle scuole calcio. In poche parole, tutto questo significa solamente una cosa: le ragazze stanno ricominciando ad appassionarsi allo sport e sono affascinate da quanto compiuto dall’Italia femminile.

La Nazionale italiana di calcio femminile ha sicuramente grande merito in tutto questo aumento di iscrizioni alle scuole calcio femminili. Dopo aver giocato un Mondiale da protagoniste, andando ben al di là di ogni singola previsione, ecco che è iniziato in maniera eccezionale anche il cammino nelle qualificazioni europee, dal momento che i successi che sono stati ottenuti su Israele e Georgia lasciano ben sperare. Entrambe le partite sono state trasmesse in diretta televisiva da parte della RAI e lo share che è stato raggiunto è ottimo, nonostante l’orario. Un ulteriore segnale di come le cose stiano cambiando e i margini per crescere ci siano tutti.

I dati comunicati dalla Federazione calcistica italiana

Le statistiche ottenute fino a questo momento sono molto interessanti, dal momento che l’incremento delle iscrizioni alle scuole calcio per le ragazze più giovani è pari al 40%. Prima dell’appuntamento Mondiale, dove campionesse come Alex Morgan e Megan Rapinoe sono balzate agli onori delle cronache nei recenti mondiali francesi e sono diventate dei veri e propri idoli, le tesserate erano circa 25 mila, ma adesso il numero farà un bel balzo in avanti. Certo, bisogna scordarsi di fare i numeri degli Stati Uniti ad esempio, che sono veramente lontanissimi in questa particolare graduatori, dal momento che hanno la bellezza di oltre 1 milione e mezzo di iscritte. L’Olanda, invece, che ha battuto proprio l’Italia ai quarti di finale dell’ultimo Mondiale, presenta un numero di iscritte che è balzato sopra quota 150 mila.

Anche altri dati fanno ben sperare: a seguire il calcio troviamo il 60% di uomini e il 40% di donne: nel caso di calcio femminile la percentuale di tifose sale al 44%, segnale di un fenomeno che è destinato certamente a crescere. Altre statistiche molto interessanti: il calcio femminile può vantare un pubblico piuttosto giovane, dal momento che viene seguito da parte di una fascia di appassionati compresa tra i 18 e i 44 anni. Inoltre, anche i social network hanno un ruolo ben preciso per favorire l’aumento di tale tendenza, visto che il successo su Facebook, Instagram e Twitter delle giocatrici è sotto gli occhi di tutti. Infine, l’ultimo fattore che potrebbe veramente favorire una grande crescita è la decisione di Sky di trasmettere tutta la Serie A femminile. Una visibilità molto più ampia che potrebbe dare un’ulteriore mano a tutto il movimento, visto che la televisione fa sempre il suo “effetto” in tal senso.

La mobilitazione dei social network

Esistono ancora delle differenze di genere ben visibili che dovranno essere abbattute, ma che in generale comprendono un po’ tutto il movimento calcistico mondiale: basti pensare, ad esempio che alla Coppa del Mondo femminile il premio finale in palio era pari a 30 mila euro, mentre per quelli maschili la cifra è cinque volte superiore. Così, anche i social network sono scesi in campo in questo senso. Il movimento #TheSameCup ha da poco proposto una nuova petizione su Change.org: il destinatario è ovviamente la FIFA e l’obiettivo è quello di fare in modo che il Mondiale presenti lo stesso valore sia per gli uomini che per le donne. Ovviamente, la petizione sta ricevendo firme praticamente da tutto il pianeta. Gianni Infantino, però, non sembra affatto insensibile al tema, dal momento che ha comunicato, a giugno a Parigi, di aver indirizzato un investimento da 500 milioni di dollari per il calcio femminile nel prossimo quadriennio. Una decisione che vale più di mille parole e che testimonia la crescita di tutto il movimento a livello mondiale.