Riunione dei capi gruppo convocata dal Presidente  del Consiglio Comunale di Canicattì, Domenico Licata. Oggetto della riunione: la relazione della posizione organizzativa N3 responsabile ufficio finanziario dott.ssa Meli. Il documento tecnico redatto dalla funzionaria dell’ufficio finanziario non lascia adito a interpretazioni . “ siamo in dissesto”.  La voce più autorevole in materia finanziaria del comune di Canicattì, dopo una capillare disamina dello stato dell’arte delle case comunali , indica una sola strada: il dissesto.

Durante la riunione la Vice Sindaco e assessore al bilancio dott.ssa Patrizia Bennici , ha tracciato tutto l’excursus che sembra avere convinto anche l’amministrazione in carica che non vi sono altre vie d’uscita da una situazione di stallo che oramai perdura da diversi mesi. Il famoso piano di riequilibrio sembra non essere stato né seguito né sollecitato nei vari passaggi istituzionale dalla precedente amministrazione  a detta dell’assessore al Bilancio, tantè che il piano è in stallo da circa due anni , cioè da quando è stato presentato. Oggi sembra non essere rimodulabile da parte della neo amministrazione.

Nel frattempo una parte del fondo di rotazione a cui aveva diritto il Comune, cioè oltre cinque milioni di euro, sembra essere  stato utilizzato per fare fronte non si capisce bene a cosa. Sarà compito dei consiglieri di opposizione oggi presenti Sciabarrà, Cilia e Marchese Ragona, chiedere un dettagliato specchietto di come il fondo di rotazione sia stato utilizzato.
In rappresentanza del gruppo facente riferimento all’ex sindaco Di Ventura vi era il consigliere e capogruppo Gian Gaspare Difazio che nel suo intervento si è mostrato contrario alla dichiarazione di dissesto , senza però indicare quali possibile strade alternative  a quella che sembra una strada già tracciata.

Il gruppo di minoranza ha comunque ricordato tramite alcuni interventi che circa due mesi fa si era chiesto un consiglio comunale straordinario, boicottato dall’uscita dell’aula da parte dei consiglieri di maggioranza che allora avevano fatto venire meno il numero legale e lasciato in tredici la spiegazione che era in itinere della Dott.ssa Meli. I consiglieri di maggioranza hanno in qualche modo cercato di giustificare quella inaspettata transumanza di consiglieri con motivazioni che a loro dire non sembrava avere a che fare con un boicottaggio ben riuscito.

Inoltre i consiglieri di opposizione hanno denunciato la puntuale non evasione delle richieste di accesso agli atti e hanno fatto presente che se nel giro di qualche giorno non si dovesse provvedere a fornire quanto richiesto, invieranno una missiva a Sua eccellenza il Prefetto, per metterlo a conoscenza di tale inosservanza degli obblighi dei funzionari a cui vengono richiesti gli atti, impedendo ai consiglieri di svolgere nel migliore dei modi il proprio mandato.

La Segretaria Dott.ssa  Cinzia Chirieleison  ,  in collegamento  via internet ha preso l’impegno di sollecitare affinchè si ponga fine a questo inaccettabile disservizio. Oggi oltre ai soggetti già citati , erano presenti anche il presidente dei revisori dei conti e una sua collega.

Non sono mancati momenti di puntualizzazione da parte del Presidente del Consiglio all’indirizzo dei revisori, a cui ha chiesto di concretizzare una precisa e puntuale relazione su quanto verrà portato in consiglio comunale a seguito della dichiarazione di dissesto proposta. Il Presidente ha ricordato ai revisori , che sono loro lo strumento di conoscenza tecnica di cui fruisce il consiglio comunale chiamato a deliberare.

Fin qui la cronaca della riunione dei capigruppo. Da qui in poi l’individuazione delle responsabilità.  Chi ha creato questa enorme voragine debitoria del comune di Canicattì? I protagonisti non sono poi moltissimi in questo totoresponsabile. Ma facciamo due conti . Proviamo ad analizzare gli ultimi 20 anni della storia di questo comune. Dal 2004 al 2006 siamo stati commissariati, per quello che è passato alla storia come il processo Alta mafia, dal 2006 al 2016 ha amministrato Vincenzo Corbo, dal 2016 al 2021 ha amministrato Ettore Di Ventura. Ecco se non vogliamo tirare dentro la gestione dei commissaria diciamo che non ci rimangono molte strade da seguire.

Ma andiamo anche qui per gradi. Di Ventura  che sembra non avere presentato la famosa relazione di inizio mandato che oggi gli renderebbe  più facile dimostrare la sua posizione, ha più volte dichiarato che l’unico responsabile del disastro finanziario del comune di Canicatti è l’attuale Sindaco Vincenzo Corbo ( conserviamo gelosamente le sue dichiarazioni video) , Corbo anche per bocca dell’allora suo vice Sindaco Rizzo dice che l’unico responsabile del dissesto in cui versa il comune è Di Ventura e la sua amministrazione.

Insomma un ribalzare di colpe e responsabilità che solo la Corte dei Conti potrà dipanare. Nel frattempo una solo certezza : che il programma elettorale con cui Corbo ha vinto le elezioni alla luce del paventato dissesto ha lo stesso valore di un rotolo Scottex prossimo alla finitura. Nulla di quanto in esso contenuto potrà quindi essere realizzato.

Lo scenario che si prospetta è questo: i consiglieri che fanno riferimento a Di Ventura sembrano intenzionati a non votare il dissesto, anche alla luce di una legge non del tutto chiara che sembra dire che le responsabilità ricadono comunque agli ultimi cinque anni di amministrazione,i consiglieri di maggioranza sembrano decisi a seguire le direttive dell’amministrazione in carica e cioè votare per il dissesto. I rimanenti consiglieri di opposizione coloro che avevano fatto una lettera aperta con la quale provavano a raccontare la preoccupazione sul destino di questo comune, consapevoli della loro mancanza di incisività in una eventuale votazione, sembrano non esprimersi, di fatto non ne avrebbero i numeri . In realtà se il consiglio comunale non dovesse votare il dissesto , ci penserebbe il commissario ad Acta mandando di fatto a casa l’intero  Consiglio Comunale

Cosa accadrà lo si deciderà nel prossimo Consiglio Comunale……