Il Consorzio di bonifica di Agrigento ha già acquistato, con fondi regionali, quattro motopompe per prelevare acqua dal fiume Verdura e utilizzarla per irrigare i territori alla foce del canale e ai laghetti Gorgo. L’assessorato all’Agricoltura ha finanziato un livello di progettazione per circa 15 milioni di euro per il rifacimento dell’impianto di sollevamento di Poggio Diana: 6 elettropompe e il rifacimento delle condotte fino all’adduttore a collegamento con San Carlo Castello. E’ uno degli interventi per prevenire le eventuali problematiche legate alla crisi idrica nella prossima stagione, al centro dell’incontro che si è svolto ieri alla Presidenza della Regione, come rende noto il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace. All’incontro hanno preso l’assessore Roberto Di Mauro, rappresentanti dell’assessorato regionale all’Agricoltura, Dario Caltabellotta (commissario per l’emergenza idrica in agricoltura); Salvo Cocina, presidente della Cabina di regia per l’emergenza siccità; Gigi Tomasino, direttore del Consorzio di bonifica di Agrigento e i rappresentanti dell’Enel”.
“Enel Green Power – spiega Pace – ha inoltre confermato il momentaneo stop, con l’acqua che continuerà ad essere dirottata e convogliata, per caduta naturale e a costo zero, alla diga Castello di Bivona. Per quanto riguarda i provvedimenti emergenziali, c’è l’ipotesi di una condotta ‘volante’ che collegherebbe la traversina di Favara Burgio all’adduttore San Carlo per raccogliere acqua e portarla alla diga Castello”. Al termine della riunione è stato formato un comitato del quale fanno parte Caltabellotta, Cocina, Tomasino, rappresentanti del dipartimento Energia, per concretizzare le proposte emergenziali entro fine anno. “Siamo tutti consapevoli che dobbiamo intervenire – conclude Pace -. Uno degli obiettivi è evitare la dispersione di acqua a causa delle condotte malfunzionanti, evitando il paradosso, come avviene per la diga Gammauta, che le risorse idriche si disperdano in mare”.