Quando parliamo di Nazionale, il nostro sangue diventa Azzurro e il cuore inizia a palpitare forte, questa esplosione di emozioni comincia con l’inno Nazionale che fa esplodere lo stadio di gioia e termina con il triplice fischio finale.
La storia dell’Italia comincia nel 1910, quando nel primo match contro la Francia, la Nazionale vince con uno strepitoso 6-2. Il calciatore Pietro Lana, detto Fantaccino è il primo, storico marcatore Azzurro.
Siamo ancora distanti dal colore Azzurro che caratterizza le vittorie dei primi due Mondiali nel 1934 e nel 1938, quando l’Italia guidata da Vittorio Pozzo inizia a dominare il ranking delle scommesse sportive mettendo in bacheca anche l’oro alle Olimpiadi del 1936, prima di un lungo periodo non particolarmente florido, di circa 30 anni.
Sono quattro le finali perse dalla Nazionale Italiana, due riguardano l’Europeo organizzato dalla UEFA, altre due sono inerenti al Mondiale organizzato dalla FIFA.
Finale coppa del mondo 1970, “l’italianazo” del mondiale Messicano
Nel 1950 il Brasile perde il Mondiale in finale da favorito contro l’Uruguay, giocando al Maracanà, davanti a oltre 170mila tifosi verdeoro, pronti a festeggiare. I brasiliani intitolano questa tragedia sportiva il Maracanazo, per queste ragioni di spirito goliardico, abbiamo ragione di intitolare questa sconfitta dell’Italia per 4-1 “Italianazo”, contro un Brasile strepitoso, nella terza finale dei mondiali Azzurra.
L’Italia costruisce un gran gioco ma non può nulla contro Pelé, che vince la sua terza Coppa del Mondo e diventa l’unico a trionfare così tante volte con la Nazionale più forte di sempre.
Mondiali 1994: ancora la bestia Verdeoro della Nazionale Italiana
Passano 24 anni e gli Azzurri tornano in finale ma il risultato non cambia, certo, l’Italia di Sacchi tiene duro per 120 minuti in un caldo Californiano atroce con calciatori e arbitri che dirigono il gioco stremati.
Il match termina 0 – 0 e si arriva fino ai rigori, c’è ancora il maledetto Brasile, bestia verdeoro degli Azzurri, che vince la quarta Coppa del Mondo, passando in testa ancora una volta alla Nazionale Italiana, che resta ferma a tre coppe del mondo. Quando vince la quarta coppa nel 2006, il Brasile è già a quota cinque mondiali in bacheca.
Euro 2000: il cucchiaio agli olandesi, il Golden gol dei francesi
Successivamente alla vittoria del 1968 agli Europei, l’Italia non brilla nella massima competizione UEFA e bisogna aspettare fino all’alba del nuovo millennio per vedere gli Azzurri in finale.
Dopo una semifinale da brividi, con Toldo che para tre rigori agli olandesi e Totti che si esibisce per la prima volta in diretta mondiale con il suo strepitoso cucchiaio, la finale è contro gli acerrimi nemici francesi.
L’Italia passa in vantaggio ma allo scadere i Bleus pareggiano i conti. In quel periodo ai supplementari valeva la regola del golden gol: il primo che segna vince. Trezeguet firma la vittoria è l’Italia perde la prima finale europea della sua storia.
Euro 2012: la disfatta spagnola
A questo punto, gli Azzurri possono vantare un palmares importante di 4 Coppe del Mondo, l’ultima vinta nel 2006 proprio contro la Francia, sei anni dopo della disfatta europea e di un solo Europeo, ancora quello del 1968.
Nonostante la coppia esplosiva Cassano – Balotelli, un Buffon che detta legge e altri campioni del 2006 come Pirlo, l’Italia riesce ad arrivare in finale battendo Inghilterra e Germania, ma contro la Spagna già Campione d’Europa (e del Mondo) non può nulla, e perde con un sonoro 4-0.
Il secondo Europeo arriverà soltanto a Euro 2020, con l’Italia di Mancini che fissa anche il record assoluto di 37 risultati utili consecutivi senza mai perdere un match.