La situazione è diventata esplosiva: Licata versa pessime condizioni igienico- sanitarie a causa dei cumuli di rifiuti che hanno ormai invaso la città.
Una drammatica vicenda che è sotto gli occhi di tutti e che ha già fatto scattare l’allarme e la reazione di cittadini ed autorità che chiedono l’immediato intervento dell’amministrazione affinchè ponga fine a tale pericolosa situazione.
Già ieri, il direttore sanitario del Presidio ospedaliero San Giacomo d’Altopasso dell’Asp di Agrigento, Angelo Trigona, aveva scritto al sindaco nelle forme ufficiali e nella qualità di direttore sanitario del Presidio ospedaliero San Giacomo d’Altopasso dell’Asp di Agrigento, esprimendo “una seria preoccupazione per le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versa la Città di Licata con cumuli di immondizia sparsi per tutte le strade cittadine; in particolare si veda il parcheggio dell’ospedale ricettacolo di topi e di ogni situazione deleteria con importante pericolo per la pubblica incolumità e per la salute dei cittadini. Con la presente nota, si invita il sindaco di Licata e l’assessore al ramo a farsi parte attiva e intervenire per eliminare i cumoli di immondizia che sono sparsi ovunque in città e che sono forieri di pericolo per la pubblica incolumità e per la salute dei cittadini. Si resta sicuro nella vs. attivazione al fine di risolvere il problema che può comportare ripercussioni di carattere igienico- sanitarie e per la salute dei cittadini”.
E con nota stampa particolarmente dura, anche l’on. Annalisa Tardino (Lega), oltre a denunciare la gravissima situazione chiede anche le dimissioni del sindaco Galanti e del suo vice, in qualità di assessore con delega ai rifiuti.
Scrive l’on. Tardino: “Ho inteso scrivere formalmente alle autorità competenti circa la gravissima situazione in cui versa la città di Licata, sommersa da cumuli enormi di spazzatura, vere e proprie discariche a cielo aperto. Da mesi si susseguono segnalazioni da parte dei cittadini, circa la presenza di cumuli di sporcizia, anche all’interno del centro abitato, perfino nello spazio antistante l’ospedale San Giacomo D’Altopasso, innanzi i plessi scolastici, come nel caso dell’Istituto Serrovira, comprensivo Leopardi, sito in Via Palma. Discariche maleodoranti, invase da ratti e scarafaggi, che rappresentano un grave pericolo per la salute dei cittadini, anche a causa degli avvenuti incendi degli stessi. Ho atteso qualche settimana per inviare questa lettera formale di denuncia anche alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Agrigento, per evitare che tale gesto fosse strumentalizzato durante la campagna elettorale. Adesso, però, non ci sono più scuse. Il sindaco e il suo vice, in qualità di assessore con delega ai rifiuti, dovrebbero, anche solo per l’imbarazzo derivante dalla manifesta incapacità, dimettersi.
Ritengo doveroso che le preposte autorità Procura, Prefettura, Asp, Arpa, ciascuno per le proprie competenze, si attivino al fine di accertare le dovute omissioni amministrative ed assumano i provvedimenti straordinari ed urgenti idonei ad eliminare l’emergenza, non senza accertare la sussistenza di fattispecie di reato. Ciò cui assistiamo giornalmente restituisce un’immagine tristissima della città, il cui degrado è ormai intollerabile. Chiedo un intervento urgente, a tutela e salvaguardia della salute pubblica. Licata non è mai scesa così in basso e tutto questo a causa di una politica personalistica e clientelare che sin dal suo nascere ha anteposto miseri interessi personali all’interesse della città e della collettività come nei peggiori territori sottosviluppati. Ci auguriamo che chi di dovere ponga fine a questa vergogna”.

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