In merito alle polemiche sorte nei giorni scorsi, relative ai soldi spesi per l’organizzazione della kermesse carnevalesca, il sottoscritto già da giorno 17 febbraio, si è recato negli uffici di palazzo Stella, dove ha sede l’assessorato ai Grandi Eventi retto dall’assessore Giuseppe Ferrante Bannera ed ha chiesto il resoconto ufficiale delle spese sostenute per l’organizzazione della Kermesse. Il responsabile dell’ufficio, Giovanni Petix, mi ha invitato a ritornare la settimana successiva per far si che si pubblichino dei dati definitivi , in quanto, alcune spese dovevano essere stornate poiché non effettuate. Va subito precisato che, alla luce dell’annullamento di due serate, dei 90 mila euro stanziati per organizzare la Kermesse ne sono stati spesi molto meno. Gli artisti, che si sarebbero dovuti esibire sul palco di largo Aosta, non sono stati pagati, sono state pagate solo le spese vive all’agenzia fornitrice del servizio. La Siae è stata dimezzata e tante altre spese sono venute meno, questo per far capire che la kermesse è stata organizzata in assoluta trasparenza.
Già da domani provvederò personalmente a chiedere il resoconto ufficiale di tutte le spese di questa edizione del carnevale, ma non mi limiterò a questo, visto che la gente chiede chiarezza. Chiederò anche un resoconto dettagliato delle edizioni che vanno dal 2006 al 2008 chissà che non vengano fuori dati interessanti. Chissà perché tanta ostinazione nel voler gettare fango a tutti i costi sull’organizzazione di questa edizione ed invece non si parla di quando per il carnevale venivano stanziati molti più soldi a fronte di spese e di indagini di mercato che mettevano in evidenza come i preventivi fossero eccessivi.
Allora nessuno diceva nulla, chissà perchè??? Se chiarezza si deve fare è giusto che non si usino due pesi e due misure cari concittadini sarebbe giusto chiedere lumi anche per le spese sostenute nelle edizioni 2001 – 2002 – 2003 e cosi via….. Qualcuno,. in un post , dice che: ” su questo sito non troverete mai la verità perché il giornalista che scrive gli editoriali, riferendosi al sottoscritto, ha partecipato all’organizzazione della kermesse”. A questo signore, rispondo con un vecchio proverbio: “L’asino raglia perché non ha la paglia” forse questo fantomatico Ivan, è così che si firma., ma non ha il coraggio di esporre la propria identità perché non è poi così trasparente come vorrebbe far credere.
Il sottoscritto invece, insieme a tutte le persone che non hanno nulla da nascondere, scrive firmandosi sempre con la propria identità in modo che chiunque possa chiedergli, non solo sul Web, ulteriori chiarimenti su ciò che scrive. Chi non ha avuto le capacità o le possibilità economiche personali per dare un contributo attivo alla riuscita della kermesse, allora getta fango sul sottoscritto e su chi si è speso per organizzare la manifestazione. Facile criticare senza conoscere, facile scrivere fesserie firmandosi con mail fasulle e pseudonimi irriconoscibili…. Questo è il coraggio dei vigliacchi!!!
Se scrivo questo editoriale, non è certo per dare risposte alle accuse idiote che mi si muovono ma perché i miei lettori, che stimo , devono sapere come stanno realmente le cose. Il sottoscritto, quando ha organizzato qualcosa, lo ha sempre fatto in maniera trasparente e chiedendo in punta di piedi le disponibilità economiche dell’Ente, al contrario di altri che si presentano nell’assessore di turno con l’arroganza di chi non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua e vuole campare a spese della collettività.
Cari lettori, sappiate che il sottoscritto non si è mai lasciato comprare da nessuno o tappare la bocca per promesse fatte, non ne ho mai avuto bisogno!!! Sono dati oggettivi!!! Chi ha la voglia e la pazienza di andare a leggere i miei articoli relativi al carnevale e ad altre situazioni amministrative locali scoprirà che sono stato uno dei più critici nei confronti della kermesse carnevalesca e delle amministrazioni, passate e presenti, che non si sono spese abbastanza per far decollare definitivamente il carnevale ma l’ho sempre fatto in maniera costruttiva senza per forza dover portare avanti una caccia alle streghe. Visto che mi sono sentito chiamato in causa posso anche dimostrare come, nelle manifestazioni che ha organizzato, ci ho rimesso di tasca, vedi la “Fashion night” organizzata lo scorso 19 settembre dove ho rimesso di tasca 1.800 euro e un documentario iniziato ai tempi della gestione commissariale che dopo avermi commissionato il lavoro facendomi acquistare oltre 900 euro di audio professionale non ha mai portato a termine la determina di pagamento…non vado oltre perché nella mia vita,per fortuna , non mi sono mai pianto addosso ma al contrario mi sono sempre rimboccato le maniche per cercare di guardare avanti e fare sempre meglio. Dunque cari lettori, che ben vengano le critiche ma che siano costruttive, al contrario, quando devono mirare esclusivamente a fare disinformazione allora che ci si astenga di perdere tempo e soprattutto che si abbia il coraggio di esternare le proprie opinioni usando la vera identità.
Con affetto. Davide Difazio.


















