Predicare bene e razzolare male sembra una costante in molti di noi, quante volte ci siamo ritrovati a fare magari la paternale a chi a nostro avviso ha commesso un grave errore e poi in prima persona ne compiamo uno di più grosso. E’ proprio quello che è successo ad un insegnante di Canicattì che ad i suoi alunni insegna il rispetto per il prossimo, ad essere civili ed educati ma lui parcheggia sulle strisce bianche o peggio ancora nelle aree riservate ai disabili.
Consentitemi di sollevare ancora una volta questo problema che, a quanto pare, è una costante in città. Il parcheggio è un servizio, un diritto, ma quasi sempre un problema. Casa, ristorante, luogo delle vacanze, si scelgono in base alla disponibilità di aree di sosta, spesso il più vicino possibile alla propria destinazione per non dover fare tanta strada. Ma c’è chi quella strada a piedi non la può fare perché ha gravi difficoltà motorie.
Sulle strade, al giorno d’oggi, l’asfalto è sempre più multicolore: si trovano strisce bianche ordinarie e zone blu a pagamento. E poi c’è il giallo, ad indicare il diritto esclusivo delle persone disabili di parcheggiare su quel preciso stallo di sosta, le cui dimensioni sono state stabilite per consentire all’utente una discesa più agevole dalla vettura.
Quante volte molti automobilisti hanno parcheggiato in quello spazio delimitato da linee gialle? Parcheggiata l’auto, infatti, questi tranquillamente vanno in giro inconsapevoli, oppure facendo finta di non sapere, di aver infranto la legge e di aver tolto un diritto proprio delle persone disabili.
Diritto, ad esempio, negato a chi in sedia a rotelle avrebbe voluto parcheggiare nei posti riservati. In questi casi infatti molte persone, che godono della fortuna di non dover convivere quotidianamente con un handicap, sembrano essere daltoniche e non accorgersi di quelle strisce gialle e di quel simbolo impresso sull’asfalto.
La mancanza di rispetto verso i disabili è in continuo aumento, come tra l’altro le persone che parcheggiano negli spazi gialli. Per porre rimedio a queste infrazioni, sono state stabilite delle sanzioni per chi non rispetta la legge; queste multe vanno dai 30 ai 250 €. Inoltre c’è la detrazione di due punti dalla patente.
La gravità della pena inflitta varia però dal tipo di infrazione compiuta: uso improprio del contrassegno (ovvero persone perfettamente sane che utilizzano il cartellino senza aver nessuno disabile a bordo) e parcheggio nelle zone gialle senza alcun contrassegno. Un altro dato negativo è l’aumento dei contrassegni contraffatti grazie anche al progredire delle tecniche informatiche che permettono di falsificare facilmente questi documenti.
Oltre che alle sanzioni per evitare i parcheggi sulle strisce gialle, se queste sono occupate, è stato stabilito il diritto per i disabili di parcheggiare la propria auto nelle zone blu gratuitamente, non essendo ritenuto corretto dover far pagare al disabile la tariffa quando usa uno stallo diverso, che è di per se più scomodo e rende quindi più difficoltosa l’entrata e l’uscita dal veicolo.
I benefici di cui i portatori di handicap godono sono quindi: sosta nelle aree blu gratuita, accesso con la vettura nei centri storici, all’interno dei parchi laddove l’accesso è consentito ad altre categorie, disponibilità di parcheggi personali, transito veicolare consentito anche in deroga ai provvedimenti di limitazione del traffico.


















