Cari lettori, in questo editoriale voglio porre l’attenzione sul pessimo stato delle nostre strade. Ormai circolare per le vie di Canicattì vuol dire fare lo slalom tra le buche, io sono tra quelli che ci hanno rimesso una ruota e pure gli ammortizzatori e i cerchi in lega. Non è possibile andare avanti così!!! Le «vittime» delle buche di cui sono lastricate le strade di Canicattì sono centinaia, più di 40 quelli che hanno sporto regolare denuncia da inizio anno ad oggi. Chi ci ha rimesso una ruota, chi le sospensioni del motorino e chi, come minimo, ci ha lasciato il tendine d’Achille o peggio, si è procurato lesioni anche gravi.E se per i traumi lievi, spesso e volentieri, ci si rialza e si lascia correre, aumentano di anno in anno i casi di cittadini «caduti» che mettono i referti in «mano» all’avvocato e decidono di adire le vie legali. Ad oggi abbiamo una media di tre quattro ricorsi al mese, ed il Comune ha dovuto risarcire cifre importanti per un totale di quasi 20 mila euro.
L’elenco delle delibere della Giunta, con cui l’amministrazione affida gli incarichi ai propri legali per difendersi dalle richieste di risarcimento danni presentate dai cittadini incidentati è molto lungo. C’è la signora caduta a causa di una buca sul manto stradale, c’è una signora che ha rotto la coppa dell’olio a causa di un tombino sopraelevato, un ciclista venuto giù per la presenza di una caditoia, priva della copertura sul manto e tanti altri automobilisti che di recente hanno presentato i ricorsi. Insomma tutti giù per terra!!!
L’elenco disegna la mappa di una città colabrodo, che abbiamo ri-percorso in lungo e in largo, in auto, in moto ed anche a piedi. Il risultato è più o meno lo stesso, uno slalom infinito e un continuo sobbalzare su buche, gobbe e tombini a volte sporgenti, in altri casi sprofondati sotto il manto stradale.
La buca più pericolosa si trova in via De Gasperi subito dopo i semafori. Ho provveduto personalmente a segnalarla al comando dei vigili urbani i quali, devo dire, che in questi giorni , con grande spirito di abnegazione, stanno intervenendo anche con operazioni di riparazioni che sicuramente non gli competono.
Questo l’elenco delle strade dove sono presenti buche pericolose: via Milano, via Pirandello, via Paolo VI, via De Gasperi, via Diaz, via Renzo De Felice, contrada Carlino, viale Carlo Alberto, via Enrico Toti, contrada Laterizi, contrada Cralino, a pochi passi dal comando dei vigili urbani, via Sciascia , via La Carrubba, largo Aosta, via Nazionale, largo Gorizia, via Giglia, via Livatino, via Pertini, via Sammartino. A questo elenco vanno aggiunte tutte le strade di accesso che conducono alle cooperative costruite negli ultimi anni.
L’elenco potrebbe continuare ma per benevolenza mi fermo qui.
Tutte le strade portano… a una buca.


















